giovedì 30 luglio 2009

STREGHE – L. Gruber

“Libere di decidere del proprio corpo, capaci di mantenersi, brave ad amare ma anche a stare da sole. Così sono o vorrebbero essere, le donne di oggi. Le loro simili, nel Cinquecento, venivano bruciate come streghe.” Questo é l’inizio del libro e la ragione che mi ha spinto a comprarlo.
Davvero interessante, ed ora non cominciate a dire che sono femminista, che é letteratura spazzatura, che non vi interessa perché se no, non andiamo d’accordo! Partiamo dal presupposto che la Gruber cerchi di dare una spiegazione razionale alla condizione della donna in Italia oggi, spiegando le conseguenze di determinate politiche sociali esistenti o non, nel nostro paese in confronto ad altri che sono riusciti a fare molto meglio di noi (guarda caso quasi tutti salvo il Burkina Faso). Il tutto spiegato anche grazie alle interviste di personaggi famosi, sia uomini e donne, del mondo dello spettacolo, del cultura, della politica e perfino religiosi. Ruini, Luciana Littizzetto, Natalia Aspesi, Rita Levi Montalcini perfino Silvio Berlusconi, sono alcuni dei nomi che figurano nel libro. Come mai in un paese dove il livello di occupazione femminile é il più basso della media europea (siamo migliori forse solo della Polonia) anche il tasso di natalità é tra i più bassi in assoluto? Allora non é vero che la donna italiana non lavora perché fa figli, é esattamente il contrario. Quali sono le politiche di aiuto sociale che sono state messe in opera da paesi come la Spagna, decisamente cattolica, che hanno permesso a questa nazione di scavalcarci su questi temi in meno di un ventennio? Quanto ancora la religione é in grado di influenzare le scelte politiche nel nostro paese? Insomma questi sono gli argomenti e anche se di solito non sono pro saggio, questo libro mi é decisamente piaciuto, mi ha fatto sentire meno strana! Voto 9.

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