lunedì 18 luglio 2011

DIARIO DI UN'ITALIANA A PARIGI - N. Trincherini

Ciao!!
voi che avete seguito 5 anni di newsletter e blog, non potete non comprare il mio libro!!
Buona lettura sotto l'ombrellone a tutti! ed in inverno vi augurerò una buona lettura sugli sci!!

http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=624099



domenica 3 luglio 2011

Insolita Milano e Insoliti dintorni

E' da qualche settimana che girando per Milano mi sorprendo della bellezza di alcuni balconi. Ho pensato che c'è ancora speranza se così tante persone desiderano adornare un pezzo della loro vita con i colori di essere viventi. Grandi artisti hanno amato il giardinaggio, grandi pittori vi si dedicavano, filosofi ne hanno tratto ispirazione. Molto più semplicemente molti di noi, io stessa hanno scoperto di amare i fiori e le piante. Poi, per caso, mi è capitato tra le mani il libro di Serena Dandini. Pensavo fosse un libro politico, invece si intitola DAI DIAMANTI NON NASCE NIENTE e parla proprio di giardinaggio. Di questa mania condivisa da piccoli e grandi uomini e donne. E con sorpresa sfogliando le pagine di questo magnifico testo ho trovato qualche messaggio che vorrei condividere. Ho appena cominciato, ve lo commenterò la prossima volta. Ma penso valga almeno la pena di citare quanto segue per introdurvi a queste foto che ho fatto nelle scorse settimane semplicemente scendendo dalla macchina improvvisamente o camminando pensierosa per strada.
"Per sua natura il giardiniere è proiettato in avanti, almeno fino alla prossima fioritura: sa aspettare e progettare, deve avere fiducia e intravedere un poi, un domani, un non ancora....E quale esercizio mentale è più necessario di questo, per noi poveri terrestri che abbiamo perso per sempre il paradiso perduto?"
E ancora:
"Nel giardinaggio c'è qualcosa di simile alla presunzione e al piacere della creazione: si può plasmare un pezzetto di terra come si vuole, per l'estate ci si può procurare i frutti, i colori e i profumi che si preferiscono. Si può trasformare in una piccola aiuola, un paio di metri quadrati di nuda terra, in un mare di colori, in una delizia per gli occhi, in un angolo di paradiso." Herman Hesse
Buona visione.
Via Compagnoni, Milano

Via Ugo Bazzi, Milano

Via Filippo Lavagna, Milano

Via Longhi, Milano

Via Piranesi, La mia finestra!

Via Piranesi, la mia finestra da dentro!

Via Piranesi, i miracoli accadono anche qui.

Via Filippo Lavagna, Milano


Cassina de Pecchi
Esseri viventi, Monte di Lenno, Montrasio

Ortensie, Monte di Lenno

Monte di Lenno

Villa Serbelloni, Milano

Via Rossini, Milano, non ho saputo resistere!

Sempre Via Filippo Lavagna, strada pedonale privata di fianco a casa mia!

Via Filippo Lavagna, Milano

Via Filippo Lavagna! Ho conosciuto il proprietario del gelsomino, talento non riconosciuto dalla famiglia. Quando mi sono congratulata con lui per il suo gelsomino a momenti piange dalla commozione!

E come facevo a non congratularmi? Ha profumato la via per un mese almeno.

Via Piranesi, opera della signora del primo piano.

Via Piranesi, il mio balcone, lato alimentare.

Semplicemente, la mensola della mia camera! Peonie meravigliose!

Via Longhi, Milano

Via Longhi, Milano
 

Via Piranesi, il mio balcone! Lato alimentare e non.

Via Piranesi, il mio balcone, lato estetico.

Lato estetico, dettaglio.

Ne avrei visti molti altri ancora, anche più belli, ma spesso i semafori e il traffico mi hanno impedito le foto.

VILLA NECCHI CAMPIGLIO - Milano

http://www.fondoambiente.it/beni/casa-necchi-campiglio-beni-del-fai.asp

Bellissima e storica villa museo nel cuore di Milano. Forse molti di voi la conoscevano già, ma per me è stata la prima volta. La famiglia Necchi arreda, agli inizi del novecento, questa villa con uno stile così accurato e moderno che gli stessi mobili di allora, anche oggi appaiono di straordinaria modernità e classe. I bagni in marmo nero con una splendida finestra a forma di stella. La veranda composta da vetrate splendide con una porta a scomparsa in acciaio lucido, tanto bella quanto sicura. Camera arredate con mobili in stile decò, e per non farsi mancare niente un Tiepolo nella sala delle letture.  Per finire, un giardino meraviglioso, con piante, fiori, un orto e il canto degli uccelli (che vengono di loro spontanea volontà grazie alla quantità di verde insolita per la città tentacolare). Dimenticavo, poteva forse mancare una sontuosa piscina? Ovviamente no. Insomma ho trascorso una serata in un luogo, che mi ha fatto credere di essere in altri di luoghi! Voto 9. Merita una visita. Anche solo per leggere un libro in una cornice incontaminata. Grazie alla mia amica Daniela che mi ci ha portato invitata ad una cena prestigiosa!



TRILOGIA DELLA CITTA DI K – A. Kristof

Diverse persone mi hanno consigliato questo libro e mi sento di riconsigliarlo sicuramente, avevano ragione! Molto bello, molto strano, originale. Ti deve piacere il genere. Ti deve piacere il fatto che non si capisca bene fino alla fine che cosa succede e forse anche alla fine sei tu che ne dai la tua interpretazione. Ci sono due gemelli, abbandonati dalla madre a casa di una nonna crudele e impietosa per salvarli dalla brutture della guerra. I due gemelli sono inquietanti, iniziano una serie di prove per allenarsi alle cose più brutte che possono accadere loro: non mangiano per giorni per abituarsi alla fame, imparano da soli a leggere e scrivere, si feriscono reciprocamente per sopportare il dolore, uccidono animali per abituarsi alla morte. Ma ad un certo punto i due gemelli si separano e la loro vita prende due strane diverse. Si incontreranno di nuovo? E cosa è successo loro nel frattempo? Uno dei quei libri che inizi a leggere e spegni la luce tardi tardi perché devi sapere come va a finire. Voto 7 ½. Non è un libro buono.. E’ un libro crudele e freddo. Quindi a voi scegliere.

LA FAMIGLIA WISHAM – J. Coe

Devo dire che gli inglesi mi piacciono sempre molto però forse questo libro qualche macchia ce l’ha. Comincia bene, bella l’idea della storia di questa famiglia di stronzi. Si scusate, è una famiglia di miserabili vermi, di persone senza scrupoli, pronte a tutto pur di raggiungere i propri obiettivi di successo, potere e denaro. Ci sono solo due componenti della saga che sono più “buoni”, tant’è che uno muore e l’altra viene internata perché accusa uno dei fratelli di essere il mandante dell’assassinio. La storia si intreccia con quella dello scrittore incaricato di fare il libro della famiglia. La fine? Un po’ copiata da 10 piccoli indiani… a meno che questo libro non sia stato scritto prima, ovvero tutta la famiglia riunita in una storica villa per la lettura di un testamento, e i componenti fatti fuori ad uno ad uno in modi raccapriccianti. Voto 6 ½. Coe sa fare di meglio.

JOSEPHINE 2. MEME PAS MAL – P. Bagieu


Nei miei vari pellegrinaggi parigini ho svaligiato il reparto fumetti delle librerie. Perché in questo i francesi sono 100 anni avanti a noi, ne hanno tantissimi e bellissimi! Josephine l’avevamo già incontrata! È questa ragazza francese, con sederotto un po’ pronunciato, sempre il lotta con la bilancia e in questo libro, che è il numero due, è alla prese con un fidanzato, che qualche difettuccio ce l’ha, quindi si ritrova un po’  a rimpiangere il suo status di single. Sempre divertente e caustica! Voto 8. Letto in una notte!

THE TREE OF LIFE – Film di T. Malick

http://www.youtube.com/watch?v=BsGS8_f0H6Y

Film d’autore. Bene. Ecco, non è che dicendo che è un film d’autore e che ha vinto Cannes bisogna necessariamente dire che sia un film capolavoro! Io l’ho trovato di una noia mortale. Direi che una buona mezz’ora si poteva anche evitare. Il messaggio? Totale e assoluta interpretazione, e chiaramente Roberta ed io che lo guardavamo insieme abbiamo dato due significati completamenti diversi! Lati positivi? Originale, sorprendente, il bambino attore straordinario, fotografia e ambienti. Lati negativi? Tutto il resto! Noioso. Sovrastimato. Ho letto un po’ di critiche e alla fine, ognuno ne da una propria interpretazione! Voto 5/6. Vedete altro.

VAN DONGEN – Mostra PAM, Palais des Arts Modernes

http://mam.paris.fr/fr/expositions/van-dongen
Quando c’è Roberta di mezzo, c’è sempre del bello da vedere! Questa mostra al palazzo di Arte Moderna di Parigi è meravigliosa. Van Dongen è uno dei maggiori rappresentanti della pittura dei fauves, detto altresi favismo, e le sue opere sono comunicative e colme di colore. Rappresenta paesaggi meravigliosi, ma quello che mi è piaciuto di più sono i suoi ritratti di donne. Sono superbi, sensuali da morire, traspare la sua sua passione. Le sue donne sono allungate, quasi come le donne di Modigliani, questa caratteristica conferisce loro un aspetto languido e malinconico. Aneddoto, le donne ambivano essere ritratte da lui perché le rappresentava più magre che nella realtà, i tempi cambiano ma le donne no! Voto 9. E’ stata davvero bella. Due ore ben spese. Parigi in questo non delude mai.


CAILLEBOTTE – Mostra Musée Jacquemart André

http://www.musee-jacquemart-andre.com/jacquemart/177-events/?displayType=DetailALaUne&eventId=578
Due giorni a Parigi e due mostre! C’è forse un’alternativa? No! A parte due crepes! Comunque, anche questa mostra molto bella presso il Musee Jacquemart André, che sta vicino a casa mia, ovvero vicino a quella che era casa mia per essere precisi… Una clamorosa lavata, grazie ad una pioggia tropicale, ma senza la temperatura tropicale e riusciamo dopo una sola oretta di coda ad entrare a sbirciare! I Caillebotte sono due fratelli, uno fotografa e l’altro dipinge. Cosa? Scorci di Parigi. Magnifici. La Parigi di fine ‘800. Boulevard Haussmann, dove ho trascorso 3 anni della mia vita, place de l’Opera, donne chic che attraversano la strada con ombrelli leziosi. E ancora i magnifici giardini della loro villa, perché uno dei due fratelli ha la passione del giardinaggio e riesce ad ottenere risultati straordinari grazie alla cura e all’amore per le piante. Mostra molto interessante, bello vedere come uno “guarda” con la macchina fotografica e l’altro “guarda” con il colore. Voto 8.