giovedì 30 luglio 2009

LE MENZOGNE DELLA NOTTE – G. Bufalino di Carla Mayrhofer

Ho letto un altro libro di Gesualdo Bufalino (ci ho preso gusto dopo "Diceria dell'untore", falsariga de "La montagna incantata" di Thomas Mann), "Le menzogne della notte". Questo grande autore della nostra letteratura (con quest'opera ha vinto il premio Strega 1988) non si smentisce ed è veramente grande perché riesce ad assimilare tutti i grandi del passato e a riproporre vecchie idee letterarie in una chiave originale.
Con "Le menzogne della notte" riprende l'idea del Decamerone di Boccaccio, ma questa volta l'ambiente è l'anticamera dei rivoluzionari del Risorgimento condannati a morte (giusto per ritrovarci con la solita 'allegria' siciliana). Questa volta il tema base è il racconto di ognuno del momento più felice della propria vita. Il tutto è imbastito su una vicenda, molto intrigante, spionistico-poliziesca. Non dico altro per non togliere il gusto della sorpresa.

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