giovedì 21 giugno 2012

2 Giugno 2012 – Navigando sulla Senna coi tacchi

In realtà il titolo mi da l’idea  di un’aurea cool che non ho affatto. La nuova moda oggi prevede che tu vada dove devi dotata di tacchi ma con un paio di ballerine morbide nascoste nella borsetta da estrarre al momento più opportuno, ovvero prima che ti si formi una bolla sul tallone o che stramazzi al suolo dal tacco 15. Ma partiamo dall’inizio. Il week end prevede una festa di compleanno il venerdì sera a bordo di una penniche che attraversa la Senna, come perdersela? Grazie Matteo, una festa memorabile.
Comunque il programma include uno spostamento in massa delle girls: tre da Milano, un paio da Padova, una già ci aspetta e ci ospiterà a Parigi, insomma un mega raduno. Il bello è che ognuna parte da una città diversa e soprattutto ad un orario diverso, ordine sparso e confuso. La festa è in abito da cocktail cita l’invito, significa che dobbiamo venire vestite da Negroni? O da Pinacolada? Opterò per un look Martini, con un’oliva in testa. Dobbiamo concentrarci e scegliere un abitino che non deluda il festeggiato permettendogli di sfoggiare amiche italiane che abbiano un look in grado di annientare quello delle rivali d’Oltralpe. La competizione con la Francia è sempre aperta. E’ come una finale di coppa del mondo. Alle ore 18.00, Daniela ed io siamo a casa di Roberta ad aspettarla perchè lei sta ancora lavorando e per ingannare il tempo pensiamo bene di fare un gita al Monoprix e di saccheggiare il reparto champagne e chips. Alle 19.00 siamo già in stato di ebbrezza e la festa non è ancora cominciata, a Roberta in realtà lasciamo solo champagne, mentre le patatine spariscono misteriosamente nei nostri esofagi. In effetti quando siamo insieme abbiamo la propensione alla dieta di Adele.
Ci vestiamo da combattimento e alle 20.00 scendiamo in strada tutte armate di tacchi alla ricerca di taxi. Troviamo una taxista fenomeno, che pensa all’incirca 130 kg e che è talmente un tutt’uno col sedile che siamo convinte non riuscirà mai a disincastrarsi né a scendere, sembra sottovuoto tra i braccioli. Il suo vero punto di forza è che sembra anche una che fa la taxista da un giorno. Non conosce nessuno dei posti che le indichiamo, e uno è proprio sotto la Tour Eiffel, che non mi pare proprio sconosciuto, andiamo bene! Comunque grazie a Roberta arriviamo all’indirizzo richiesto ma lei si rifiuta di scendere al molo perchè dice che non sa come fare a ritornare indietro. Un suggerimento: scendere grazie alla normale strada che è sotto ai nostri occhi, poi girare l’auto e reingranare la marcia pare brutto? Visto che in fondo alla discesa al molo c’è un parcheggio enorme... Il tutto non sarebbe un problema se Daniela non avesse un ginocchio danneggiato dal calcio letale di un cavallo, che le ha generato un ematoma e un bozzo di dimensioni ciclopiche. Chiaramente la discesa è una stradina stile pavé, coi tacchi, una meraviglia. Arrivate alla barca è praticamente già ora di sostituire le scarpe fighe con le ballerine che stanno tatticamente nascoste in una pochette delle dimensioni di una sottiletta. Potere femminile.
Saliamo in barca, le ultime pur essendo le più vicine, ma si sa, l’ingresso deve essere trionfale ed in ritardo. Peccato che ancora 5 minuti e la barca sarebbe partita senza di noi, e la festa ha inizio! Il giro è spettacolare, sono le 21.00 il sole comincia a tramontare e la luce che illumina la città fa sognare. La tour Eiffel splende accanto a noi e una piccola morsa di nostalgia mi stringe lo stomaco. Questo ammasso di ferraglia riesce sempre ad emozionarmi accidenti. Une coupe di champagne in mano, all’aperto, caldo, rivedo visi conosciuti e simpatici, si chiacchera e si scorre sul fiume mentre tutti ci guardano e ci salutano dai vari ponti. E’ bello per una volta essere quelli della barca e non quelli sulla terra ferma che guardano con invidia benevola i fortunati. I fortunati siamo noi!
Musica bella, bella gente, cibo ottimo, quando ad un certo punto si defila di fronte a noi una topolona con un vestito splendido. Momento di suspance. Non sarà mica francese??? Non è possibile. Cominciano le manovre di avvicinamento. Dobbiamo capire da dove viene. Ad un certo punto viene a ballare di fianco e noi e...... E’ ITALIANA! Avremmo dovuto scommetterci. Colta da un momento di orgoglio nazionale perchè l’italianità ha indubbiamente vinto, sto per intonare l’Inno di Mameli.  Le dico (anche se non la conosco) che ha un vestito splendido. Deve saperlo, lei non sa che mentalmente ci ha permesso di vincere la sfida di stile della barca. E’ anche simpatica e mi dice che ha comprato il vestito a Capri, con nonchalance, come se l’avesse comprato alla Upim, minimizzando, perfetto, una vera signora. Approccio top. Alla fine della serata mi lascia il suo biglietto da visita. E penso che come al solito ho sbagliato qualcosa, perchè invece di tornare a casa con un figo paura, torno a casa col numero di una figa paura. Vabbè, meglio di niente! J
La festa procede tra balli, champagne, macarons e ...una danza del ventre. Una collega francese del festeggiato: Rashida, ci appare di colpo trasformata, indossando il tipico costume arabo e affrontando i ritmi arabi con grandissima disinvoltura e talento. Complimenti, pareggio della Francia! Ma con questo non possiamo competere, 1 a 1. La festa giunge al termine e quando stiamo per scendere Roberta manifesta apprezzamento per le roselline che ornano la penniche in vasetti laccati. Ogni tuo desiderio è un ordine amica: di che colore la vuoi? Mi guarda come se guardasse Freddy Krueger, poi mi risponde che sono belle tutte. Con nonchalanche mi avvicino ad un vasetto, lo afferro e me lo metto sotto ad un’ascella come se fosse la pochette di Fendi. A causa delle spine rischio di perfomarmi un polmone, ma scendiamo dalla barca come se niente fosse e saliamo in taxi adibito a serra. Il giorno dopo abbiamo la faccia tosta di raccontarlo a Matteo, in effetti è un po’ come se l’avessimo sottratta a lui la rosa visto che la festa era la sua. E con grande orgoglio ci annuncia che ha fatto esattamente la stessa cosa con tutti gli altri vasi che ora troneggiano nel suo salotto. Siamo perdonate dunque.
Da menzionare la visita al Grand Palais della mostra di Elmut Newton. Spettacolare, ve la commento dopo a parte, comunque una compilation di foto di donne meravigliose tendenzialmente nude e decisamente perfette, e la cosa ancora più scocciante è che non sono ritoccate, c’è una didascalia precisa e chiara che ce lo sottolinea. Come ammazzare l’autostima.... per risollevarla usciamo a mangiare una mega omelette al formaggio. Si sa l’autistima va nutrita. Il week end si conclude lunedì mattina. Daniela ed io abbiamo deciso di prendere un “comodo” volo alle 7.15, Roberta deve partire per il Messico (che donna di mondo) e noi tornare all’amara realtà. Quindi alle 5.30 siamo sul bus per Orly. Colazione da Laduree, davanti alla quale stazioniamo dalle 5.50 alle 6.10 aspettando che apra. Sembra che non mangiamo da mesi... ma siate benevoli, l’autostima ha sofferto molto ed ha ancora molta fame. A bientot Paris mon amour!

MOSTRA FOTOGRAFICA di Helmut Newton

Spettacolare. Che lui fosse bravissimo si sapeva, però non avevo mai visto così tante opere sue e così belle. Ci sono fotografie di modelle varie e anche di attori famosi, un paio in particolare di una sensualità esagerata tipo quella con Catherine Deneuve e quelle con la fidanzata. Ci sono foto assolutamente originali, altre provocatorie, altre divertenti. E’ un personaggio ambiguo, strano, controverso e trasgressivo. E quindi ci piace molto! Voto 8, davvero molto bella. E poi il contesto del Grand Palais era proprio perfetto. Andate a vederla se capitate da quelle parti.



mercoledì 20 giugno 2012

COSMOPOLIS film di David Cronenberg

Cosa non si fa per amicizia. Andiamo a vedere Cosmopolis? Boh, cosa è? Guarda ho letto il libro ed ero curioso di vedere il film. Va bene dai andiamo. Guardo su MyMovies ed in effetti la quotazione non è altissima: 2,8... vabbè, sfidiamo la sorte. Insomma il film è interessante (è un po’ come dire che una ragazza è simpatica) perchè è decisamente originale. Mi pare di capire che il protagonista sia l’idolo delle ragazzine, è il l’attore che ha interpretato Twilight, a me peraltro sconosciuto perchè nè ho letto i libri nè mai visto un film. Comunque non è male. E’ la storia di un finanziere miliardario che decide di speculare su una particolare valuta e contro ogni regola e calcolo continua ad apprezzarsi invece di crollare come dovrebbe, e questo gli fa perdere tutto il suo patrimonio. Il film si svolge in questa stratosferica limousine attrezzata di ogni confort sulla quale si alternano personaggi vari che interagiscono con il protagonista, fino al drammatico epilogo. Andare a vederlo? Boh. Forse se piove. Voto 6 ½.

COSI IN TERRA COME IN CIELO di Don Andrea Gallo

Sapete che non è il mio genere... ma questo prete mi piace molto! Non sembra un prete. Per chi non lo conoscesse, Don Gallo è un personaggio noto per le due idee progressiste in ambito ecclesiastico, favorevole all’aborto in determinate circostanze, alle coppie gay, a quelle di fatto. Spesso in polemica aperta con la gerarchia ecclesiastica, amico di artisti decisamente di sinistra o decisamente contro le regole come Vasco Rossi, Paolo Rossi, Guccini, Piero Pelù e molti altri. Genovese di origini, da quelle parti svolge il suo compito di aiuto degli “ultimi” come li definisce lui. Crea una comunità molto nota “San Benedetto al porto” e riesce addirittura ad aprire un ristorante gestito dai suoi ragazzi. Il libro consta di diversi capitoletti che esprimono la sua opinione su divese tematiche o episodi. Non mi è difficile comprendere perchè abbiam rischiato la scomunica. Libro interessante. Voto 7.

MILLE SPLENDIDI SOLI di Kalheid Husseini

E’ da tempo che ho questo volumetto in libreria ho ne ho sempre ritardato la lettura perchè lo avevo comprato a Parigi ed è in francese. E’ splendido. Lo dicevano tutti e avevano ragione, forse ancora più bello del primo, Il cacciatore di aquiloni, ve lo ricordate? Questa volta le protaniste della storia sono due donne, costrette spose bambine di un uomo ripugnante, a vent’anni di distanza. In un primo momento le due donne sono in competizione per l’attenzione del marito, unica cosa rimasta a loro disposizione dopo la distruzione di tutti i sogni dell’infanzia. Il libro è molto duro e molto triste. La storia è raccontata percorrendo gli ultimi trent’anni di vita in Afganistan, con l’avvento dei russi prima e dei talebani dopo, con la speranza che aprissero nuovi orizzonti, e con la consapevolezza che invece sarebbe stato ancora peggio di prima. Proibizione assoluta di lavoro per le donne, di girare da sole e a viso scoperto, trucco vietato, musica bandita e molto altro e che fa rabbrividire. Ma quello che terrifica sul serio, è che non si tratta solo di un libro. Si tratta della realtà. Libro splendido, emozionante e profondo. Voto 9, peccato aver aspettato tanto a leggerlo.

FARDELLI DI ITALIALAND Spettacolo di Maurizio Crozza

Crozza è sempre un grandissimo. Mi sento molto avanti per essere riuscita a prenotare in tempo i biglietti e ne valeva proprio la pena. Fa sempre ridere, se non ci fosse da piangere per la realtà che si nasconde dietro all’ironia. Stavolta ci sono alcuni personaggi nuovi. Apoteosi all’inizio quando interpreta Berlusconi al quirinale. Ho trovato particolarmente esilaranti l’interpretazione di Holland maldestro e impacciato, con tanto di video reali delle sue gaffes e di Montezemolo che fonda il partito dei carini. Morta dal ridere. Voto 9. E’ sempre bello vedere un tale professionista dal vivo. Vi includo un paio di spezzoni, un assaggino, non perdetevelo la prossima volta. Ps. Anche l’architetto Fuffas mi fa venire il buonumore! Manderò il link al mio, si offenderà? J