giovedì 24 giugno 2010

MI. MA.

Vogliamo spendere qualche parola in merito alla località turistica più cool della riviera romagnola? Milano Marittima, abbreviato MI MA! Figo eh? Non ci volevo credere, il Giangi, il Pippi, la Giuni e … MI MA. Ebbene sì amici, perché qui stiamo parlando del cuore pulsante della Milano estiva da bere e magari da ubriacarsi, della meta di VIP, Very Important Pirlas e attricette, di calciatori dell’oratorio e personaggi del grande fratello, del piccolo nonno, della sorella di mezzo. Insomma, la patria del tacco 12, il tripudio del tatuaggio coatto, lo scintillio della paillette di platino, la piantagione delle Louis Vuitton tarocche, come le arance di Sicilia.
Ma andiamo per gradi. Vediamo uno per uno gli argomenti e le tendenze di rilievo della stagione primavera/estate del 2010, anche se dato il meteo forse dovremmo parlare di autunno/inverno e inforcare i doposci invece delle infradito!

IL COSTUMINO BIANCO ADERENTE

Ecco, uomini, già vi vedo sorridere sornioni e maliziosi. State calmi perché c’è poco da ridere, il costumino in questione lo portate voi! Ebbene si. Questo delizioso capo di abbigliamento spopola sulla costa. Deve mettere in evidenza il vostro meglio, ma nella migliore delle ipotesi fa da pence alla pancia! Per fortuna qualcuno che può permetterselo c’è, come vedete dalla foto che ho catturato, nascosta dietro ad un lettino, dotata di grandangolo, e dimostrando una professionalità che farebbe arrossire Corona, però sono rari, gli altri ci provano con tanta buona volontà, ma non sempre ci riescono. Quindi si aggirano coppie di costumo-dotati… fusti e fustini, come dice la mia amica Claudia.

LA MUSICA DALL’ALTOPARLANTE

“E’ stato smarrito un bambino di nome Ridge, indossa un costumino verde, sfoggia una mascella da telenovela, se lo trovate, i suoi genitori lo aspettano al bagno 165.” Seguito da “E’ stato ritrovato un bambino di nome Denis, indossa un costumino rosso e aspetta i suoi genitori al bagno 132”. Ecco, ma in questo caso, cosa succede se non coincidono domanda e offerta? Facciamo un buon prezzo e concludiamo l’affare? Chiaramente si, e ogni famiglia può andare a casa con un figlio nuovo nel caso quello vecchio non sia di gradimento. Angolo della pubblicità, e vi giuro, che è vero, Simonetta può testimoniare: “Siete stanchi di un mondo di m…a? Chiamate gli auto spurghi Roma!! 0541-272856.” No, ma è uno scherzo vero? Non può essere una pubblicità reale, mi state filmando e volete vedere che faccia mi viene. Guardiamo i vicini di ombrellone, dobbiamo capire se abbiamo avuto un’allucinazione audio. Il vicino mi guarda incredulo, leggo nei suoi occhi le stesse perplessità che abbiamo appena vissuto noi e mi domanda: l’ha sentito anche lei vero? Ha proprio detto “mondo di m…a”? Ok, non siamo pazzi oppure siamo vittima dello stesso scherzo. Mal comune mezzo gaudio. Tutto ad un tratto parte la voce di una porno diva che ci invita al Pepe, dove troviamo le Peperine, il vicino di ombrellone si riprende immediatamente dallo choc dell’auto spurgo e nascosto dietro ad un racchettone da spiaggia si segna l’indirizzo del locale…

TATUAGGIO

Uomini e donne di tutto il mondo: TATUATEVI! Se no, a Milano Marittima non potete entrare. Quando arrivate al confine, dovete esibire il passa tatuaggio: quanti, quali e dove. Vi vorrei elencare alcune tipologie, penso sia importante darvi delle idee per non buttare il vostro tempo e non farvi bucare e colorare inutilmente. Purtroppo non ho delle foto da mostrarvi, non è che proprio possa nascondermi dietro ad una conchiglia o sdraiarmi in un buco come Aldo in Tre uomini e una gamba e uscire di soprassalto con la macchina fotografica in mano senza rischiare di essere presa a mazzate dai malcapitati tatuati. Al terzo posto: due frecce che scendono verso l’inguine, incorniciando la panza e una stella nel centro… si, ok, vi porto il sacchetto per il vomito. Secondo posto: Ali, sì, dalla spalla all’inizio del costume, due splendide, discrete, eleganti e abnormi ALI di circa 50 cm di altezza. Ma chi ti credi di essere? L’arcangelo Gabriele? Sembri più John Travolta in Michael, l’angelo obeso e truzzo! Ma lo sai che in casa di riposo la badante ti troverà con le ali raggrinzite sulla schiena come uno sharpei??? Primo posto: la triglia. Dalla schiena alla pancia, passando per un fianco, un imbecille decide di tatuarsi una triglia. No, ora dico, ma che immagine mi vuoi dare con una triglia sulle maniglie dell’amore? Ma uno squalo ti faceva schifo? Un delfino? Una sirena? No, una triglia con le squame, magari ora gli suggerisco di metterci una fettina di limone e un rametto di rosmarino.

ACCESSORI

Tranquilli, non ne ho solo per gli uomini, ne ho anche per le donne! Sapete che sono sempre obiettiva. Un po’ per ciascuno. Allora l’ingresso a Milano Marittima è concesso alle donne solo con tacchi superiori ai 10 cm, altrimenti andate a Cesenatico.
Quando arrivate al porto canale passando da Cervia, c’è un detector: IL TAC DETECTOR. Se ne siete dotate potete entrare, altrimenti out. Riprovate la prossima volta e sarete più fortunate. La vasca in città, il passaggio di fianco al Van Quish va fatto indossando almeno un plateau da tre centimetri associata ad un tacco quindici. Potete comunque farcela a non essere arrestate ed invitate a lasciare il paese se in alternativa portate uno stivale estivo. Capite da sole la contraddizione in essere: stivale ed estivo. 30° C, l’afa che vi attanaglia, provate voi ad immaginare di portare un Camperos con le frange ad agosto … il tocco di classe è la Vuitton, ma deve essere di vernice e di un colore assurdo: verde mela del Trentino, fucsia stile brufolo oppure giallo limone di Capri (che fa molto chic), questo perché sono le uniche che ancora i marocchini non vendono imitate sulla spiaggia! A Milano Marittima una Vuitton non si nega a nessuno.
Zoccoletti. Anche senza questi non potete entrare. Immaginate una ventiquattrore preparata per un week end, il peso medio del bagaglio sale di due chilogrammi, uno per zoccolo stile bella olandesina. Non ve lo devo dire vero che devono essere alti, possibilmente dorati o argentati e con una paio di fiori ad ornamento? Dovete fare rumore camminando. Vi suggerisco anche la sottoscrizione di un’assicurazione perché la probabilità di frattura della caviglia è decisamente elevata, al massimo fate causa al comune. Vedete di non cadere in pubblico perché non sarebbe affatto dignitoso e perdereste punti preziosi. Esiste anche lo zoccoletto moda Dottor Scholl, tacco otto. Prendetemi sul serio, perché se non lo fate con me, lo farete con la commessa che per la versione verde prato, fibbia ottone, plantare scuro, vi presenterà uno scontrino di 135 sonanti euri. Ma non dovevano essere curativi? Si ti curo l’immagine e il portafoglio … L’ultimo dettaglio che vi donerà la perfezione? L’occhiale XXL. Vi deve coprire almeno metà faccia. Dovete sembrare Madonna in incognito a New York, oppure Sandra Mondaini in una delle puntate top.
Per finire, il foulard o la sciarpa, stile orientamento un po’ di sinistra. L’informazione chiave che vi serve, è che la deve portare l’uomo. Sempre da conciliare con la temperatura esterna, il macho marittimese mi sfoggia la sciarpetta intorno al collo, con le punte che mi cadono sul davanti, portata con indifferenza e non chalance, come se fosse la cosa più naturale del mondo vestirsi come Zero o come Malgioglio. Si accorda con bermuda e tennis bianca. Va fine, va su tutto e non impegna. Ora siete pronti! Vi aspetto!

NEL SEGNO DELLA PECORA – M. Haruki

Bizzarro, mooolto! Un libro strano. Mi è stato regalato da un amico che sa che amo Irvin Welsh, ecco, con Irvin non centra niente! Però è molto bello lo stesso. Bisogna leggerlo senza cercare di dargli una razio. Bisogna leggerlo semplicemente cercando di capire dove è finita la pecora e perché è molto importante trovarla. Bisogna crederci, bisogna amare l’assurdo, bisogna aver occhi disincantati, ma bisogna credere alle favole, se no, non cominciate neanche. Voto 7, è bello leggere qualcosa che riesca a sorprenderti, ad essere originale, a farti pensare che c’è qualcuno che ha in testa delle idee strambe e meravigliose! L’autore è giapponese, penso si percepisca un modo diverso di scrivere e di vedere il mondo.

NEL MARE CI SONO I COCCODRILLI – F. Geda Storia vera di Enaiatollah Akbari

Triste però ironico e con la dolcezza e l’ingenuità del mondo visto con occhi di un bambino che fugge dall’orrore. Non poteva essere diverso, visto che parla di Enaiatollah, che scappa dall’Afganistan e dopo infinite e agghiaccianti peripezie arriva in Italia passando per l’Iran, la Turchia e la Grecia. Un viaggio lungo, doloroso, durante il quale perde degli amici e assiste ad eventi che gli occhi degli uomini dovrebbero non dover vedere mai. “Il diciottesimo giorno ho visto delle persone sedute …. Erano sedute per sempre. Erano congelate. Erano morte. Erano lì da chissà quanto tempo. “ Voto 7.

SEX AND THE CITY 2 – Il Film


Orrendo. E sapete quanto amo le girls. E’ un film di una volgarità inaudita, e sapete anche che non sono una bacchettona, ma c’è un limite a tutto. E’ anche abbastanza razzista nei confronti della cultura araba, superficiale oserei dire, maleducato. E’ poco divertente, poco pungente, solo estremamente finto e costruito. Le girls nascono come singles, rappresentare la loro vita coniugale non è una grande idea, davvero poco credibile anche il loro vissuto. E strano a dirsi, a parte qualche accessorio, non c’è neppure quel glamour a cui siamo abituate. Flop clamoroso, lo avevano detto tutti, pur sapendo di non andare a vedere un film di Cannes, non mi aspettavo neppure di vedere tanto orrore, relativamente a tutti gli argomenti! Voto 4. Forse non l’ho mai dato, me è meritato in pieno!