domenica 23 gennaio 2011

Riflessioni

Inizio d’anno, forse anche un pochino più avanti. Tempo di bilanci, tempo di riflessioni, tempo di pensieri, forse un po’ disordinati, spettinati nella testa.
Sedersi un attimo, incrociare le gambe, guardare indietro e vedere che è successo. Vedere CHI è successo. E vedere chi di voi si riconosce.
Tanti visi passati dal mare, passati a salutare, a spuntare una presenza, un po’ come a Parigi, ma con molto più sole!
Un pensiero dedicato ad ognuno di loro.
Ad un coraggioso ragazzino a cui lo squalo di Ostia ha rapito un pezzo e che è stato il più grande estimatore della piadina della Sangiovesa e alla sua mamma il cui caloroso sorriso ridimensiona il dolore del suo sguardo.
A Paperino e sua moglie Elena, che non ho mai avuto occasione di conoscere di persona a Milano e che ho dovuto vivere al mare per poter bere un bicchiere di vino al porto canale per conoscere le loro storie e il loro cammino, perché a Milano si corre mentre al mare ci si ferma un momento.
All’amica che da tempo non dorme in camera con nessuno che non sia suo marito e si è trovata costretta a dormire di fianco a me che probabilmente russo, isolandosi con l’ipod, ma l’amicizia supera anche il ronfolamento.
Al Rominaus, la prima ospite di Cervia, che mi ha aiutato a scegliere le tende sperimentando in primis la gentilezza dei romagnoli e che mi ha fatto provare le prime meravigliose bettole ristorante.
Alle Girls, che sono passate tutte come sempre a vedere dove sono scappata. Che mi hanno fatto segnare il record di ospitalità alla pensione da Nadia, registrando il tutto esaurito, seminando tacchi, trucchi e trine.
Alla mia amica parigina, che neppure le Alpi l’hanno fermata ed è venuta a salutarmi lo stesso accompagnata da una lucida e brillante tour Eiffel carca di preziosi ricordi.
All’amico macellaio che mi ha sempre detto che non capisco un c…o di carne, con cui ho litigato, fatto pace e che per certi versi mi ha visto seguire il suo stesso cammino.
A Chicca ed Elena che vanno al mare in Romagna da anni e forse sono io che ho raggiunto loro e non loro che sono venute a salutare me!
A Laura, Bea ed Emiliano che da Bergamo con furore sono venuti a mangiare un gigante cono gelato a due passi dal mio ufficio.
A Stefania che non è passata con il corpo ma di sicuro è passata con la mente e con il cuore e che lotta senza sosta.
Ai vicini di casa che ho conosciuto nel giro di poche settimane e che organizzano cene collettive, mentre a Milano l’unica cosa collettiva che organizzano è l’assemblea condominiale!
Alle corse sulla spiaggia al freddo, perché siccome sono furba, quando ha cominciato a fare caldo non ci sono più andata. Ai piedi bagnati in acqua a febbraio con le scarpe da tennis posate sulla sabbia. E non mi è venuto nemmeno il raffreddore perché il gelo tempra!
Agli aperitivi in spiaggia al tramonto, perché è qualcosa che difficilmente potrò dimenticare anche quando sarò vecchia e decrepita, cioè fra qualche mese.
Al mio bellissimo ombrellone bianco che è entrato nel mio terrazzo un mattino di fine luglio e da allora il sole ha cambiato senso e l’ho aperto due volte ma ha assistito a colazioni meravigliose.
Ai gerani del mio terrazzo che così belli non li ho mai avuti e al mio fantastico limone, che ha i fiori, ora bisogna solo aspettare i frutti.
Alla vita che ti cambia un po’ alla volta, che ti mette alla prova e l’importante è poter dire sempre: se tornassi indietro rifarei esattamente le stesse cose.
Buon anno…

martedì 18 gennaio 2011

UN ALTRO MONDO – Film di Silvio Muccino



Bellissimo film. Sentimentale ma non triste. Silvio Muccino è il protagonista, figlio di genitori ricchi viene abbandonato dal padre all’età di sei anni. Dopo 22 anni riceve una lettera dal padre morente che gli chiede di raggiungerlo a Nairobi perché lo vuole rivedere per l’ultima volta. Giunto sul luogo lo attende una non proprio gradita sorpresa “vivente” che pretende di cambiargli la vita e rimette in discussione tutto il suo presente. Non vi racconto altro, molto bello, originale e con bellissimi paesaggi e spaccati di vita africana. Il film è stato tratto dal libro di Carla Vangelista che collabora al soggetto del film. Voto 7. Visto al cinema Bicocca, ecco quello ve lo sconsiglio vivamente, diciamo che il giorno della befana c’era un po’ troppa umanità e di l’umanità del tipo maleducato che parla ad alta voce durante il film, litiga con i vicini e lascia un porcile sotto i sedili. Da bandire dal cinema come gli ultrà dai campi di calcio.

WE WANT SEX – Film di Nigel Cole



Davvero un film che vi consiglio. Divertente, con un bel messaggio, begli ideali, ben fatto. E’ la storia vera di un gruppo di donne, dipendenti di Ford, che decide di scioperare per ottenere la parità di salario con gli uomini e comincia una dura battaglia contro la dirigenza dell’azienda fino all’epilogo segnato da un decreto legge emanato nel Regno Unito negli anni ’70 grazie al ministro Barbara Castle che cambierà se non altro la legge. Bravissimo Bob Hoskins nella parte del sindacalista che sostiene le ragazze. Voto 7 ½.

LA BELLEZZA DEL SOMARO – Film di Margareth Mazzantini



Film carino, ma non memorabile. Racconta la crisi delle famiglie, dei rapporti genitori e figli. Bravi gli interpreti da Castellitto alla Morante ad un insolito Jannacci, forse i personaggi un po’ troppo caricati. A meno che, la realtà non sia davvero così eccessiva. In ogni caso spiritoso e con battute divertenti. Per passare una serata in leggerezza. Voto 6 1/2.

L’UOMO DEI CERCHI AZZURRI – F. Vargas

Di questo autore, che in realtà è una donna avevo già letto Nei boschi eterni e mi era piaciuto tantissimo. Questo mi è piaciuto un po’ meno. L’ho trovato meno originale. A Parigi un misterioso individuo comincia a diffondere per le strade degli strani cerchi azzurri disegnati con il gessetto con all’interno un oggetto qualunque, o così sembra e circondati dalla scritta: Victor, malasorte, il domani è alle porte. Fino al momento in cui all’interno di un cerchio viene trovato un cadavere e poi un secondo… Ci sono personaggi bizzarri, come la signorina Mathilde esperta di pesci che si diverte a seguire le persone per strade per carpirne comportamenti strani oppure Danglard, il poliziotto che aiuta Adamsberg, il commissario protagonista della serie, che è in assoluto il più eccentrico di tutti, ma anche geniale e brillante. Voto 6 ½. Provo a leggere il secondo della trilogia L’uomo a rovescio, vediamo se va meglio.

THE TOURIST – Film di F.H. Von Donnersmarck



Di film orrendi ne ho visti, ma di sicuro questo è il peggiore degli ultimo 20 anni. Ci sono due cose belle: Angelina Jolie, con i duecento primi piani delle sue labbra Johnny Deep, che mi si è pure un po’ appesantito. La tram è penosa, non è un film di azione, non è una storia di amore, non è una storia di sesso, non è una storia! Che noia! Non succede niente per tutto il primo tempo e poi succede poco nel secondo e a venti minuti dalla fine hai già capito come va a finire! Ma possibile?
Aggiungo che gli italiani vengono presentati con i peggiori stereotipi apparendo qua e là come camei di cui avremmo volentieri fatto a meno. Qualche esempio? De Sica che prende bustarelle, Nino Frassica che interpreta un carabiniere scemo e Raul Bova che fa l’imprenditore seduttore. Che vergogna. Penso di non aver mai usato questo numero ma qui serve: voto 3.

MEGAMIND – Film di T. Mc Grath



E’ bello avere un nipotastro che ti permette di vedere i film per ragazzi! Il cartone è molto carino. Megamind è un cattivo super intelligente dall’enorme testa blu che combatte contro un eroe bello e buono. Ad un certo punto però questo eroe muore e Megamind si trova disorientato perché non ha più nessuno con cui confrontarsi. Decide dunque di ricreare un altro, ma le cose non vanno proprio come aveva previsto… Molto carino e con un bel messaggio. Voto 7.

HEIDI NON LO SA – Brignone – Dallapina

Libro scritto a quattro mani da Brignone e Dallapina che descrive spaccati di vita di Brignone, “odierno eroe” verbanese che ha fatto del suo handicap (focomelico, dalla nascita ha una sola gamba) un manifesto di normalità riuscendo a dimostrare di poter fare praticamente tutto quello che una persona normale riesce a fare ogni giorno e di sicuro anche di più. Penso che nessuno di noi infatti sia andato a piedi a Roma (in stampelle nel suo caso) per reclamare un diritto che riteneva gli spettasse. Ma Stefano viene trovato impiccato in casa sua. Perché? Cosa è successo? Dallapina prova a ripercorrere la sua vita per cercare di comprendere e perché qualcuno gli assegnato il compito di raccontarla per iscritto. Ci saranno ricordi, racconti, ironia e politica e una fine inattesa. Voto 7 ½.