mercoledì 28 ottobre 2009

La prefettura e la battaglia navale

Ci sono cose che quando le scopri ti rovinano la giornata: la maionese è finita e sei in un momento di disperazione profonda causato da un numero imprevisto apparso inspiegabilmente sulla tua bilancia (inspiegabilmente per te, perché se domandassi al tuo frigorifero avresti delle risposte molto precise e circostanziate corredate di orario, quantità e tasso calorico), esci dal dentista con la bocca semiparalizzata dall’anestesia e ti ferma una sordomuta per chiederti informazioni stradali guardandoti con disgusto perché siccome parli come una minorata pensa che ti stia prendendo gioco di lei (vi giuro che è successo davvero), ti accorgi che ti sta scadendo la patente e l’ultima volta che hai dovuto rifare un documento in Italia, a seguito del furto della borsa, hai dovuto mentire al commissario Bassettoni di via Poma sulla tua residenza per ottenere un certificato di sana e robusta costituzione (e robusta lo dici a tua zia).
Per quanto poco io guidi qui in Francia, mi rendo conto che comunque non posso prescindere dal rifacimento della stessa ma sono fiduciosa. Tempo fa Daniela l’ha rifatta e mi ha detto che è facile come bere un bicchiere d’acqua in Francia, magari qui come bere un bicchiere di champagne, troppo chic, anzi ho già la lista delle cose che mi servono che mi aveva fatto Daniela e in un attimo, siccome sono una nota maniaca dell’ordine, la ritrovo nella cartelletta “regali di Natale da riciclare, provenienza e destinazione ipotizzabili”, proprio di fianco a quella “Progetti dieta falliti in meno di quattro giorni”. Bene, ecco cosa devo avere: documento che certifichi la residenza, una bolletta, vecchia patente, documento di identità, il tutto in molteplici copie. Destinazione Prefettura di Parigi, sull’Iles de la Cité, apertura uffici ore 8.30, ma io alle 7.30 sono là in coda insieme ad un variegato patrimonio umano: è lo stesso ufficio in cui si chiedono i permessi di soggiorno, quindi sono l’unica persona bianca in coda e la gente mi guarda con diffidenza e vi assicuro che non è affatto bello sentirsi discriminati.
Dopo un’ora di attesa entriamo ed una signora gentile mi dirige verso lo sportello Permis de Conduire (chiarissimi questi francesi, permesso per guidare lo chiamano, mica patente, patente cosa vorrà mai dire? Devo inoltrare una richiesta all’Accademia della Crusca per far aggiornare la Treccani). Mancano solo quattro persone prima di me e per ingannare il tempo mi metto a rileggere l’elenco dei documenti necessari appeso allo sportello: due foto formato tessera, documento che certifichi la residenza, una bolletta, vecchia patente, documen.....FOTO???????? Foto? Picture? Photographie?
Avete presente quando un lampo di orrore vi attraversa la mente? Quando l’immediata percezione di aver commesso un fatal error bussa ai neuroni ed un brivido vi percorre la schiena? Quando anni e anni di precisione svizzera e di pignoleria si sgretolano come nei cartoni animati come cenere di fronte ad un volantino? Ecco, tutto questo sono io nell’istante in cui mi rendo conto che ad un passo dalla vittoria ho inciampato e sono caduta come dalle scale di Linate e mi sono dimenticata le fotografie, unica cosa non scritta sulla lista di Daniela perchè talmente scontata da non essere stata inclusa.
Snaturamento della Trincherini, qualcuno si deve essere impossessato del mio corpo e agisce inibendo la mia volontà, come in Visitors. Ora scoppio a piangere con il mio vicino di fila e gli racconto gli ultimi sei mesi della mia vita per muoverlo a commozione e poi gli chiedo se mi fa due autoritratti a mano formato tessera con sfondo bianco stile pittore di Montemartre.
Scrivo subito il seguente sms a Daniela, che denota il mio livello di disperazione all’idea di rifare la coda una seconda volta in un altro giorno: “Ma Daniela servono le foto nuove?”, la domanda dimostra il quoziente intellettivo di un cinciallegra svenuta, ma è l’incredulità che guida le mie dita, pero’ magari metti che mi stacchino dalla vecchia patente la foto della maturità, grattiamo via anche quella dell’abbonamento ai mezzi e due copie le abbiamo trovate. Daniela mi risponde che sono conosciuta sul territorio in italiano, ma siccome la mia notorietà non ha ancora varcato i confini, purtroppo servono le foto: spiritosona nel momento del bisogno. La sportellista, perchè intanto è il mio turno, mi guarda con il compatimento di una madre che osserva il figlioletto di tre anni che si è spalmato la nutella sul maglione e mi dice che nell’ufficio di fianco ci sono delle macchine per fare le foto tessera, mi da un numerello e mi dice qualcosa sul tipo di coda, che sottovaluto in quel momento, troppo felice per avere ancora una possibilità di recupero dell’errore. Il fatto comunque che esista una macchina per foto tessera mi evidenzia che di Fate Smemorine che vanno senza ce ne sono molte, quindi alla fine mal comune mezzo gaudio, i proverbi del nonno hanno sempre un gran fondamento e danno sempre un gran conforto.
Corro a immortalarmi, hanno persino una macchina cambia moneta, nel caso non aveste quattro euro in pezzi singoli, W la France, sono veramente efficienti, presuppongono di avere a che fare con una banda di incapaci trattandosi di stranieri, la grandeure francaise.... e ritorno ad affrontare la coda. Guardo il mio numerino M007 e rammento che la tipa mi ha detto sportelli dal 19 al 22.
Alzo la testa sullo schermo che proietta i turni e leggo quanto segue: T001X, P002G e altri numeri di questo tipo. Ora voi conoscete la mia particolare propensione al numero ed alle percentuali, ma ehm, di M nessuna traccia e di 007 tanto meno. Che si tratti dell’agente segreto? Devo camuffarmi per scovare la coda giusta? Dichiarare: “Sono Tricherini, James Trincherini?”. Chiedo al mio vicino di coda, che mi risponde in bulgaro qualcosa di non chiarissimo. Bene, come minimo mi hanno già chiamata e non me ne sono neanche accorta. Mi avvicino allo sportello 22 che mostra un numero di turno che non ha niente a che vedere con il mio, tipo CB75, pare il codice di un taxi, oppure si gioca a battaglia navale e ti danno la patente solo quando affondi un galeone. Cosa mi date per una barchetta a vela? Permis de conduire de la biciclette? E un transatlantico? Patente del camion? Per la nautica? Devo buttar giù la barca di Sarkozy con lui dentro? H41: acqua, F67: acquetta (ti ricordi il tuo compagno di banco che citava tutte le sfumature di temperature dell’acqua possibili? Acquina, acquona, noooooo, deserto! Fuochino, fuochetto, ma te possino...). Vabbè, l’impiegata del 22 mi dice che li ci devo andare solo quando la mia patente sarà pronta e che devo aspettare che chiamino il mio numero! MA DOVEEEEE??? Ma come faccio a sapere quando mi chiamano se devo giocare al sudoku e applicare un integrale per capire quale è lo sportello giusto, miseria ladra? “Guardi il monitor”, laconica risposta. Mi siedo e mi metto a fissare lo schermino, sembro un po’ psicotico-ossessiva con la testa in alto rivolta verso le scrittine rosse. Fino a che, tutt’ad un tratto appare un M003. Siiiii! Allora uscirà anche il 7 prima o poi! Continuo a fissare. M008. Mi viene da piangere. Ma dove li avete messi quelli che stanno nel mezzo? Ma sembra un test di intelligenza invece di un ritiro documenti e di sicuro non sto raggiungendo il punteggio massimo. Mentre medito sulla prossima mossa esce M004. Ma cos’è, buttiamo li i numeri a caso? Alla fine dopo dieci minuti esce il mitico M007 e mi presento con i miei documenti e la mia foto nuova di zecca. Il tipo gentilissimo raccoglie tutto, verifica e mi dice di andare allo sportello 22 (ecco che c’era lo sportello 22 allora alla fine) che nel giro di dieci minuti la mia patente nuova sarà pronta e durerà tutta la vita. Ma veramente? Non verificate neanche se ci vedo? Quanto peso e che colore ho gli occhi? Costo zero? Questo è progresso. L’unico lato negativo è che da oggi in poi mi potranno togliere tutti i punti del mondo... devo fare attenzione. Ma adesso che numerazione seguo? Devo recuperare il numero del banco frigo dell’Auchan? “Quello di prima” mi dice Mr. Dominique Bureau, laconico come sopra. Mi siedo e mi rimetto a fissare lo schermino, occhio spiralato, presente? Come nei cartoni animati. Improvvisamente M007, una seconda volta! Ecco perchè avevo visto M008 prima! E’ tutto chiaro! O cosi mi sembra... Lo sportello 22 mi rilascia il Permis de Conduire color rosa caramella con foto da serial killer. Esco, inforco una bici e torno in ufficio. Ma alla fine, ma a cosa mi serviva davvero le permis de conduire?

4 commenti:

  1. Fantastico!!! posso venire lì a rinnovare la mia nel 2012? e i bollini blu per le auto ogni sei mesi ci sono? e la revisione ogni due anni? se la risposta è no quasi quasi mi trasferisco!

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  2. ehmmmmm.....io rimando da circa 2 anni.....ups dici che sarebbe tempo di fare le file (approposito grazie per la lezione, ora so cosa fare)???!!!!........E cmq gli amici della gendarmerie la mia foto ce l'hanno già...attaccata all'armadietto ed ammirata come quella del calendario della Pirelli.....non con lo stesso intento però!!!;-)Sono diventata l'amica del cuore, la sorella, la cugina, la ragazza della porta accanto....te credo gli dò da mangiare ogni mese per i prossimi 10 anni, (la fanno vedere persino ai figli....ecco vedi questa è la fatina del tuo salvadanaio!!!!....Te possino!!!!)....con quello che mi hanno rifilato di multe.....almeno così faccio girare l'economia, no??!!!.....cosa gli frega a loro di azzerarmi i punti dopo un mese!!!E poi, appunto, che la faccio a fare se poi me la tolgono subito???!!!...allora ho fatto proprio bene....e continuo a vivere nella finta ignoranza...come la dovevo girare in francese dopo un'anno.....o mio dio!!!!.....non lo sapevo, magari fingendo un'attacco di cuore derivante dal dispiacere di aver infranto la legge????!!!!Uhmmm....sì sì, faccio così!!!;-)))
    Paola

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  3. Paola, per i punti sono d'accordo, da quando hai la patente francese li perdi! ma per il resto una figata! Non costa niente e non dovrai mai più rinnovarla! Quando ti serve me lo dici che ti racconto tutto!

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  4. Ok dai, ti credo sulla parola....allora mi darai ripetizioni sto we!!;-)))
    Paola

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