domenica 4 ottobre 2009

IL PICCOLO PRINCIPE – A. De Saint Exupéry

Letto, riletto, straletto, praticamente ogni tre o quattro anni lo riprendo, lo rileggo e ogni volta riesce ad emozionarmi perché scopro qualcosa che non avevo mai notato prima, stavolta l’ho letto in francese: é dolce e scorrevole. Capitolo XVII. Il piccolo principe al serpente: “Ma dove sono gli uomini? Si è un po’ soli nel deserto...”, “Si é soli anche tra gli uomini...” disse il serpente.
E ancora, Capitolo XXI, il mio preferito, l’incontro con la volpe: “Addio” disse la volpe, “Ecco qua il mio segreto. E’ molto semplice: vediamo bene le cose solo con il cuore. L’essenziale é invisibile agli occhi. E’ il tempo che hai speso con la tua rosa che la rende importante. Sei responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Sei responsabile della tua rosa”.
Insomma come non innamorarsi di un piccolo principe che ama i tramonti e che un giorno in cui si sente particolarmente triste riesce a vederne addirittura quarantaquattro? Un principe che pretende sempre una risposta alle sue domande ma che non sempre risponde a quello che gli viene chiesto? Un principe che incontra un re che regna sul niente, un contabile che pensa di possedere le stelle perché le ha contate (e vi giuro che non sono io!) e un vanitoso “Ma il vanitoso non lo ascolto’, i vanitosi non ascoltano niente altro che le lodi...”. Voto 10. Penso che sia una delle 100 cose da salvare della terra.

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