martedì 3 novembre 2009

TIZIANO, TINTORETTO E VERONESE, RIVALITA’ A VENEZIA – MUSEE DU LOUVRE

Bisogna ammettere che il problema di Parigi non è trovare una mostra da vedere, ma come fare a vedere tutte quelle che ci sono! Insomma, colte da momento di italianità spinta, decidiamo di affrontare la pittura classica del nostro paese, sempre molto presente nella ville lumière. Noi, vuol dire Gabriella, Francesca ed Emanuela, con i due cuccioli Emma e John, due bambini prodigio che all’eta media di 7 anni parlano 3 lingue e mi fanno sentire la Zia Pina. L’italianità arriva al punto che mi presento al Louvre con due pezzi di reggiano nella borsa accompagnati da una crescenza fresca fresca da importazione da consegnare a Franci. Siamo veramente donne di gran classe, cosi classe che il guardaroba si rifiuta di conservarli! Non sono autorizzati, quindi ci tocca il giro con il fromage nella borsa. Unico lato negativo del giro è che non c’è un percorso per i bambini, peccato.
Che dire? Capolavoro, onestamente non saprei scegliere tra Renoir e questa. Entrambre spettacolari, restiamo dentro un’ora e mezza, l’audioguida ci commenta le sale che sono organizzate per tematiche ed in ognuna troviamo lo stesso soggetto dipinto dai tre in modo totalmente diverso, ma straordinario. Chiaramente pittura classicissima, parliamo del 1500, perfezione delle forme, realismo nei colori, emozioni nei volti, messaggi di classe rivolti al pubblico. I più grandi pittori contemporanei trassero ispirazione da queste pitture che arrivano da tutto il mondo (Madrid, San Pietroburgo, Museo di Capo di Monte a Napoli...). Sono considerati i maestri e non v’è dubbio che lo siano. Eppure ognuno di loro ha il suo modo di interpretare un soggetto, una donna, un personaggio mitologico, una scena religiosa. San Gerolamo, quattro pitture, una anche del Bassano. Quattro sensazioni diverse, quattro messaggi, quattro interpretazioni: impressionanti, ma soprattutto quattro meraviglie. E cosi per ogni sala: Tarquinio e Lucrezia, Danaé, Susanna e i Vecchi... Imperdibile.
E poi alcuni aneddoti. Veronese, I Pellegrini di Emmaus, quadro sublime, fu perseguitato dall’Inquisizione perchè nelle sue opere a tema religioso, inseriva personaggi pagani... meno male che non hanno dato fuoco alle tele, possono sempre ripensarci. E ancora. La Scuola grande di San Rocco indice un concorso per decorare il soffitto della Sala Dell’Albergo, Tintoretto stufo di arrivare secondo dopo il Veronese, invece di proporre uno schizzo come al solito, si reca di nascosto nella sala e comincia a pitturare durante la notte. Il mattino seguente quando la commissione si riunisce per giudicare, il soffitto è affrescato. Dichiara che se la scuola non vorrà pagare lui lascerà comunque l’opera come regalo. Scoppia lo scandalo, il concorso viene annullato, ma lui incaricato di finire la Scuola, attività che lo impegnerà per molti anni e sarà il suo capolavoro personale. Voto 10.

Nessun commento:

Posta un commento

Commenti: