mercoledì 3 giugno 2015

Sant'Eufemia - San Satiro - San Maurizio

SANT'EUFEMIA. Chiese allegre, così avrei dovuto intitolare questo pezzo in effetti! Nel giro di domenica ho avuto modo di visitare tre chiese davvero magnifiche e caratterizzate da colori splendenti. E' mi è spiaciuto solo non averle visitate prima, e potuto apprezzare prima la ricchezza di Milano anche in quest'area, lasciando stare ovviamente le chiese più maestose che conosciamo tutti come il Duomo o Sant'Ambrogio. La prima meta è stata Sant'Eufemia, incontrata per caso mentre ci spostavamo in scooter vs la manifestazione dei corti aperti. Beh siamo scesi dalla moto e siamo entrati. Sorpresa, sorpresa, colori e armonia in abbondanza! Mi è quasi venuta voglia di pregare! ho detto quasi.... La chiesa ha un giardinetto di fronte molto ben curato, che le lascia respiro e da una sensazione di apertura e che ti invoglia ad entrare. Si pensa venne fondata nel '472 ma continuò ad essere rimaneggiata negli secoli successivi, fino ad un ultimo intervento nel 1870. Pare che grazie alla sua ottima acustica sia stata usata dalla Emi come sala di incisione: Maria Callas vi registrò alcune opere. Guardate i colori delle arcate, semplicemente e le molte pitture ivi contenute. Da non perdere!


SAN MAURIZIO AL MONASTERO MAGGIORE. Ogni volta che ci sono passata, l'ho trovata chiusa. E in effetti è una chiesa nella quale hanno smesso di celebrare il culto e quindi non è mai aperta, tranne la domenica mattina in occasione dell'Expo, grazie ai volontari del Touring Club, quindi informatevi sugli orari nel caso desideriate vederla. Come molti avranno notato, l'esterno è assolutamente trascurabile: quasi un'anonima costruzione. Questo però rende ancora maggiore lo choc entrando: un tripudio di pitture, di cui molte del Luini. Le pareti ne sono coperte. Da rimanere senza respiro, una grazie e una delicatezza infinite in ogni
opera. Fate il giro, con calma, percorrendo tutto il perimetro, tanta luce entra dalle finestre e rende questo posto ancora più accogliente. Un grande organo si erge sovrano in una delle navate, datato 1554.
Particolarmente bella la scena Storie dell'arca di Noè, di Aurelio Luini, figlio di Bernardino. Voto 10, una chiesa semplicemente meravigliosa.





SAN SATIRO.  "L'illusione è perfetta. Si entra nella chiesa di Santa Maria presso San Satiro, a Milano, e pare che, dietro l'altare, ci sia un grande spazio, un'abside regolare, ben completata da colonne e decorazioni.
Invece no, non è così: ma l'illusione (l'inganno?) dura a lungo, e per accorgersi che si tratta solo di un'illusione ottica bisogna arrivare proprio vicino all'altare, quasi toccare con mano: dietro l'altare non si passa, c'è poco meno di un metro di spazio. Insomma, l'abside che vedete nelle foto nella realtà non esiste.
L'artefice di questa meraviglia, o forse inganno (inganno prospettico) è uno dei nostri più grandi architetti, Donato Bramante.
Come è intuibile, dietro a questo strano capolavoro c'è una necessità pratica: al momento di costruire la chiesa, la diocesi non ebbe i necessari permessi. Lo spazio ridotto, anzi annullato, avrebbe ormai richiesto un altro progetto oppure reso impossibile l'opera; Bramante invece accettò la sfida e riportò in scala le stesse misure che aveva previste in origine. E difatti la finta abside realizzata misura 97 centimetri invece dei 9 metri e 70 previsti nel disegno originale; e da questo impedimento Bramante è riuscito a trarre un capolavoro inaspettato." Così scrive Giuliano Bovo e io mi sono impossessata delle sue parole per farvi capire la caratteristica di questa magnifica chiesa.
 

Nessun commento:

Posta un commento

Commenti: