
Per quanto poco io guidi qui in Francia, mi rendo conto che comunque non posso prescindere dal rifacimento della stessa ma sono fiduciosa. Tempo fa Daniela l’ha rifatta e mi ha detto che è facile come bere un bicchiere d’acqua in Francia, magari qui come bere un bicchiere di champagne, troppo chic, anzi ho già la lista delle cose che mi servono che mi aveva fatto Daniela e in un attimo, siccome sono una nota maniaca dell’ordine, la ritrovo nella cartelletta “regali di Natale da riciclare, provenienza e destinazione ipotizzabili”, proprio di fianco a quella “Progetti dieta falliti in meno di quattro giorni”. Bene, ecco cosa devo avere: documento che certifichi la residenza, una bolletta, vecchia patente, documento di identità, il tutto in molteplici copie. Destinazione Prefettura di Parigi, sull’Iles de la Cité, apertura uffici ore 8.30, ma io alle 7.30 sono là in coda insieme ad un variegato patrimonio umano: è lo stesso ufficio in cui si chiedono i permessi di soggiorno, quindi sono l’unica persona bianca in coda e la gente mi guarda con diffidenza e vi assicuro che non è affatto bello sentirsi discriminati.
Dopo un’ora di attesa entriamo ed una signora gentile mi dirige verso lo sportello Permis de Conduire (chiarissimi questi francesi, permesso per guidare lo chiamano, mica patente, patente cosa vorrà mai dire? Devo inoltrare una richiesta all’Accademia della Crusca per far aggiornare la Treccani). Mancano solo quattro persone prima di me e per ingannare il tempo mi metto a rileggere l’elenco dei documenti necessari appeso allo sportello: due foto formato tessera, documento che certifichi la residenza, una bolletta, vecchia patente, documen.....FOTO???????? Foto? Picture? Photographie?
Avete presente quando un lampo di orrore vi attraversa la mente? Quando l’immediata percezione di aver commesso un fatal error bussa ai neuroni ed un brivido vi percorre la schiena? Quando anni e anni di precisione svizzera e di pignoleria si sgretolano come nei cartoni animati come cenere di fronte ad un volantino? Ecco, tutto questo sono io nell’istante in cui mi rendo conto che ad un passo dalla vittoria ho inciampato e sono caduta come dalle scale di Linate e mi sono dimenticata le fotografie, unica cosa non scritta sulla lista di Daniela perchè talmente scontata da non essere stata inclusa.
Snaturamento della Trincherini, qualcuno si deve essere impossessato del mio corpo e agisce inibendo la mia volontà, come in Visitors. Ora scoppio a piangere con il mio vicino di fila e gli racconto gli ultimi sei mesi della mia vita per muoverlo a commozione e poi gli chiedo se mi fa due autoritratti a mano formato tessera con sfondo bianco stile pittore di Montemartre.
Scrivo subito il seguente sms a Daniela, che denota il mio livello di disperazione all’idea di rifare la coda una seconda volta in un altro giorno: “Ma Daniela servono le foto nuove?”, la domanda dimostra il quoziente intellettivo di un cinciallegra svenuta, ma è l’incredulità che guida le mie dita, pero’ magari metti che mi stacchino dalla vecchia patente la foto della maturità, grattiamo via anche quella dell’abbonamento ai mezzi e due copie le abbiamo trovate. Daniela mi risponde che sono conosciuta sul territorio in italiano, ma siccome la mia notorietà non ha ancora varcato i confini, purtroppo servono le foto: spiritosona nel momento del bisogno. La sportellista, perchè intanto è il mio turno, mi guarda con il compatimento di una madre che osserva il figlioletto di tre anni che si è spalmato la nutella sul maglione e mi dice che nell’ufficio di fianco ci sono delle macchine per fare le foto tessera, mi da un numerello e mi dice qualcosa sul tipo di coda, che sottovaluto in quel momento, troppo felice per avere ancora una possibilità di recupero dell’errore. Il fatto comunque che esista una macchina per foto tessera mi evidenzia che di Fate Smemorine che vanno senza ce ne sono molte, quindi alla fine mal comune mezzo gaudio, i proverbi del nonno hanno sempre un gran fondamento e danno sempre un gran conforto.
Corro a immortalarmi, hanno persino una macchina cambia moneta, nel caso non aveste quattro euro in pezzi singoli, W la France, sono veramente efficienti, presuppongono di avere a che fare con una banda di incapaci trattandosi di stranieri, la grandeure francaise.... e ritorno ad affrontare la coda. Guardo il mio numerino M007 e rammento che la tipa mi ha detto sportelli dal 19 al 22.
Alzo la testa sullo schermo che proietta i turni e leggo quanto segue: T001X, P002G e altri

