martedì 15 maggio 2012

26 Aprile 2012 – Parigi e il cuore

Dal gennaio 2010, mese del mio rientro definitivo in Italia, diverse sono le volte che mi hanno visto tornare a Parigi, questa città che mi ha dato e tolto così tanto. Ogni volta l’emozione è la stessa e le sensazioni davvero intense. Milioni di ricordi si affollano nella mente. La sera, le strade sono pervase da una luce giallognola che ho visto solo qui, che dà ad una strada un calore che mi entra nell’anima, una sensazione di passione che ha qualcosa di erotico, di sensuale. La città più bella del mondo. Sì per me sarà sempre questo. Niente potrà farmi cambiare idea, la amo come si ama un uomo che ti ha fatto arrivare così in alto nel cielo da toccare le galassie con un dito. E la cui mancanza ti fa precipitare nel più profondo dell’oceano dove non esistono creature viventi e il buio è tale da opprimere il petto, perchè il buio è dentro di me non fuori. Un uomo ed una città che rimarranno per sempre nella mia anima, perchè quell’uomo in quella città è venuto pochi mesi prima e le vie che ha percorso insieme a me ancora risuonano del rumore di quei passi e del profumo del suo maglione. Gli angoli più sconosciuti esplorati a piedi ti riportano alla mente risate ed emozioni che mai potranno scomparire e che nell’istante in cui li ripercorri rivivono come gnomi delle fiabe che appaiono al pronunciare della formula magica. I ricordi si fanno vivi quando meno te lo aspetti, ti fanno tremare le gambe, ti stritolano lo stomaco e ti lasciano senza fiato, sopravvissuta fino al prossimo inatteso assalto. Questa è la vita.
Amo entrambi ancora. La città e l’uomo.

4 commenti:

  1. Ho attraversato Parigi tante volte e in diverse condizioni, non ho avuto come te l'opportunità di viverci ma anche io la amo come nessun'altra città al mondo, da quando la vidi la prima volta a 16 anni. Ci sono stata da sola, ci sono stata con gli amici, con un ex marito, con un nuovo amore dall'altra parte del telefono che aspettava il mio ritorno a casa. Ma nessuna di quelle volte è stata speciale come questa: quella in cui il vero uomino della mia vita ha visto per la prima volta la Tour Eiffel dal Trocadero e dopo 3 giorni si è avvicinato da solo al bancone di un panettiere dicendo "si vu plé en pen ò sciocolà mersi" e la panettiera agée l'ha guardato e servito con un sorriso sulle labbra. Ho sognato per un attimo che potesse diventare la nostra vera vita, ma è giusto che per me Parigi rimanga la ville de reve (e sono senza accento circonflesso sulla tastiera...).

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  2. Tutto può essere... tutto può accadere nella ville des reves. Ti abbraccio.

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  3. Nadia mi hai fatto emozionare...la Tua vicina di bd haussmann

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  4. Anche io ho percepito un ben distinto brivido lungo la schiena. Sia leggendo il tuo racconto, sia girando senza meta, perdendosi per le vie di questa stupenda città. L'ho respirata, amata, e , lungo la Senna, ho anche ricevuto un anello come sigillo di una promessa, poi avverata.
    E' uno dei posti dove sono stata più felice.
    Nel tuo post si percepisce tutto l'amore, per l'uomo e la città.
    Un carissimo abbraccio.

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