domenica 20 settembre 2009

BRUEGEL, MEMLING, VAN EYCK, collection Brukenthal – MUSEE JACQUEMART-ANDRE

Lo so, lo so, ammetto che sono donna dai facili entusiasmi pero’ quando vedo qualcosa che mi entusiasma più del solito lo capite subito vero? Ecco siamo in uno di questi casi. Decido con Roberta di andare a vedere questa mostra di cui si sta parlando molto, trattandosi di una collezione privata messa generosamente a disposizione. 1600, tematiche differenti: i paesaggi, non più come sfondo ma come protagonisti dell’opera, capolavoro del Brughel il giovane che si intitola Paysage à la trappe aux oiseaux, del 1631, veramente meraviglioso; le nature morte, fino a quel momento il quadro aveva valore se ne aveva la cosa rappresentata e la natura non era considerata come patrimonio di certo, poi ad un certo punto nasce una corrente che ne rivendica il valore, Roberta sostiene che una delle domande del Trivial Pursuit è: chi fu l’iniziatore delle nature morte? Pare Caravaggio, ma questa informazione va verificata grazie a fonti più autorevoli ovviamente! La chicca su questo tema è Joris Van Son con Nature Morte d’apparat avec colonne, 1662 con magnifiche tonalità di rosso. La pittura religiosa, Tiziano, con l’Ecce Homo, bello, ma a questo punto devo dare ragione a Roberta bisogna completare la visione: al museo e non nella mostra vediamo l’Ecce Homo del Mantegna, commovente lo sguardo del Cristo. Che si fa? Si mettono in competizione un Mantegna e un Tiziano? Ma non scherziamo, vah! Andiamo avanti. I ritratti, vi cito solo l’Homme au chaperon bleu, del Van Eyck, in tutti i libri d’arte, una cura del dettaglio che lo fa sembrare più simile ad una fotografia che ad una pittura, che in realtà è la caratteristica principale dell’opera del ‘600. Per quanto riguarda il Museo vi dico che è bellissima la struttura, un hotel particulier abitato da questa coppia dedita all’arte... si insomma ve la racconto tutta: lei sposa lui per interesse (i tempi non cambiano le abitudini!! Eheheh) e siccome lui è ricco, già se no perché lo avrebbe sposato, lei si dedica al suo hobby: la collezione di opere! Complimenti, a trovarne! C’é da dire che pero’ le viene decisamente bene essendo donna dotata di gran gusto, evidente anche dall’arrendamento della casa che da immediatamente una sensazione di accoglienza e di calore. Soffitti affrescati dal Tiepolo, scusa eh? Pitture del Bellini, dell’Uccello, del Canaletto, Il ponte del Rialto et La piazza San Marco. Ci sono anche i francesi ma quelli ve li cercate da soli, scusate sono un po’ campanilista! Un’ultima nota, la famiglia possiede anche un Rembrandt; I pellegrini di Emmaus, famoso perché rappresenta quattro figure ma quando siete davanti al quadro ne vedete solo tre grazie al maestoso gioco di chiaroscuri e siccome non potevamo andarcene senza aver visto la quarta ci siamo avvicinate cosi tanto e da tutte le direzioni che abbiamo fatto scattare l’antifurto! Che gine! Per chiudere non puo’ mancare il coté godereccio, il museo è noto anche per la sua sala da brunch, che è uno dei locali di ricevimento della casa, tra affreschi, arazzi e quadri rinascimentali degusterete uno dei migliori di Parigi, che abbiamo testato per voi chiaramente! Voto collettivo: 10 a tutto!

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