domenica 27 settembre 2009

ATTENTI ALLE ROSE – Pino Roveredo

"Sergio mio, l'amore è come la montagna più grande del mondo, che bisogna scalare ogni giorno, scalino dopo scalino, emozione dopo emozione, usando sempre la precauzione di non raggiungere mai la vetta perché quando conquisti la cima, devi poi sopportare il versante noioso della discesa..."
"...non feci altro che pensare e ripensare all'ipotesi della montagna, quella che mi ero illuso di aver conquistato senza il soldo della fatica, frequentando l'uso delle scorciatoie e la leggerezza del sentimento e incassando il prestigio della cima senza averla mai conquistata.
L'amore è una montagna, la più grande del mondo, dove si sale, si scende, si scivola, si cade... e forse, ma perché no, ha anche la bontà di farsi riconquistare."

Questo è uno dei passi di questo libro che ho preferito. Parto dal voto: 9. Difficilmente mi capita di leggere qualcosa di cosi ben scritto, capace di dare cosi tante emozioni e di farti provare quello che il protagonista sta provando. Sergio un giorno viene lasciato dalla moglie Gianna, dopo anni e anni di indifferenza lei si è stancata ed ha preso la grande decisione. Lui piomba nella disperazione più profonda perché solo in quel momento si accorge di quanto lei sia importante per lui, ma senza capire davvero cosa ha sbagliato. Mentre narra di questo tormento inserisce ricordi di antichi personaggi che riaffiorano alla sua mente. Riuscirà a capire quale è stato il suo errore? Riuscirà ad autodistruggersi visto il suo cammino inarrestabile verso il fondo più fondo che riesce a toccare? E riconquisterà Gianna? Capolavoro. Leggetelo a meno che non siate appena stati lasciati.

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