Aggiungo un ringraziamento a Simonetta che ha messo a rischio il rapporto con la sua famiglia portando me sulla sua barca. Dobbiamo anche descrivere il capitano, ovvero suo fratello, per comprendere il livello di ordine necessario per restare a bordo e trovarmi un minimo di scusanti.
Prima di tutto cerco di farvi capire il mio livello di confidenza con il mezzo condividendo il vocabolario che possiedo appieno: in grassetto come io chiamo le cose, a seguire il loro nome vero.
CORDE = Cime
SALOTTO = Dinette
VERANDA = Pozzetto
TENDA = Vela
VOLANTE = non pervenuto, non ho idea di come si chiami in barca
RIPOSTIGLIO = Gavone
PALLONI DI GOMMA = Parabordi
Che ne dite? Direi che darmi ordini in barca è abbastanza facile in termini interpretativi, ci
Dovete però avere comprensione di me e di Simonetta, perché il capitano della mia barca è un uomo preciso e ordinato. Ma mooolto ordinato, è il fratello della mia amica appunto, però questo pezzo ha passato la sua censura morale perché anche lei è vittima del suo rigore in alto mare. Vi facciamo alcuni esempi illuminanti.
CODICE COLORE. La barca è bianca e blu, e quindi tutto quello che sale in barca deve essere dello stesso
Non abbiamo potuto mangiare pomodori, troppo stacco di colore, l’Aperol è stato censurato e rinchiuso in frigo e tirato fuori solo per brevi istanti dalle 19.02 alle 19.05. I limoni non hanno potuto salire. La pasta è stata cucinata solo in bianco con olio e parmigiano, stile minimalista Armani.
IL PARABORDO. I parabordi sono bianchi, ma questo stona, quindi sono stati ricoperti di un delizio
Gli stessi vengono messi e tolti all’incirca 18 o 19 volte al giorno ed ogni volta riposti nella loro vaschetta, ma non basta, vanno infiocchettati, ovvero alla cordicella viene fatto un grazioso nodo ognuna delle 18 volte, che verrà slegato successivamente. Mi rendo conto che metto in discussione i fondamenti della navigazione e della sicurezza in acqua, ma sono anche una agguerrita sostenitrice del minimo sforzo massimo risultato, quindi se fosse per me navigherei con i parabordi fuori per tutta la settimana, così sono già pronti, no? Approccio pratico. Le corde. Vengono slegate e rilegate la stessa quantità di volte dei parabordi, credo di aver capito che viaggino in coppia, poi c’è questo strano rito del lancio della stessa in testa ad un povero marinaio che sta al porto, gliene lanciamo due di solito. La prima cade in acqua senza neanche toccare terra, la seconda, come abbiamo appena specificato in testa. Una volta terminato, si riportano in barca bagnate fradice e si rilegano, reimpacchetano con un nuovo fiocco che farebbe invidia alle commesse delle Galerie Lafayette sotto Natale.
TEMATICA ASCIUGATURA COSTUME. In questo caso abbiamo diritto ad una deroga, va bene
ATTIVITA SPORTIVA ED EMATOMI. In barca le cose non stanno mai dove vi servono. Se siete sopra (in coperta? Plaid? Piumino?) gli occhiali li avete dimenticati sotto coperta. No, non sotto le coperte, ma al piano di sotto. E se siete sotto, non vedete l’ora di salire perché fa un caldo masai e avete appena picchiato il cranio nello sportellino di m… che avete lasciato aperto e dove in 10x10cm avete stivato otto magliette, un vestitino, due pantaloni, la biancher
Un ulteriore problema di base è che in ogni spostamento urterete un ginocchio in qualcosa che è sempre stato lì ma di cui non vi siete mai accorti, oppure un fianco o un braccio. Non siete veri barcaroli (forse barcarolo fa un po’ Venezia? Marinai diciamo?) se non tornate a casa con almeno undici ematomi. Io per andare sul sicuro ho pensato di procurarmeli anche giù dalla barca. Catapultandomi con le infradito giù da una rovina, danneggiando tre cose: il blackberry che è sgusciato fuori dalla borsa, frantumandosi al suolo, il mio osso sacro con un ematoma delle dimensioni dell’Australia però su una pietra medioevale, questo dona rilevante dignità alla ferita e un gomito a cui abbiamo aggiunto anche un graffio che fa molto Rambo.
IGIENE PERSONALE. Acqua, risorsa limitata. Quindi minimo uso e
SVEGLIA. La barca ha un approccio comunista: se si sveglia uno si svegliano tutti. Lo spazio è ristretto e il motore del bagno ha il rumore di una ruspa sull’asfalto ergo, il primo che lo usa sveglia gli abitanti del Perù e probabilmente un paio di persone in Groenlandia.
CIRQUE DU SOLEIL. Così ti senti quando due barche si affiancano per passare la notte e tu
Però la barca mi piace molto. Lo avevate capito?