sabato 23 gennaio 2010

COLLA – I. Welsh

Irvine mi piace sempre, ma se avete lo stomaco fragile, se siete ben educati e vi scandalizzate per le parolacce, se amate le cose soft, non leggete questo libro. Le prime 50 pagine sono abbastanza sorprendenti, durissime, servono per entrare nello spirito del libro: la vita di quattro giovani irlandesi in condizioni economiche sfavorevoli. Scritto in un italiano sgrammaticato, il congiuntivo non esiste, perché cosi parlano quei ragazzi, pieno di parolacce, di maleducazione, di sesso senza amore. Droga, furti, partite di calcio in cui si scatena una violenza gratuita, per il piacere di far male e di colpire il nemico, senza neanche capire bene chi sia davvero il nemico. Le seconde 250 pagine sono altrettanto dure, ve lo dico subito! Droga, furti, violenza, sbornie da competizione e sesso! Una cosa positiva spicca tra le pagine, sempre, fino in fondo, l’amicizia, che è l’unica cosa su cui questi ragazzi possono davvero contare. Voto 8.

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