martedì 15 dicembre 2009

Ma possibile che sia già Natale?

Ebbene sì, abbiamo appena finito gli avanzi della colomba e già ci si prospettano pandoro, panettone, torrone e marroni ed eviterei le facili battute su questi ultimi. Le cose però non sono cosi semplici come possono sembrare, per esempio, sfido chiunque oggi a trovare un panettone dotato dei conforts originali ovvero frutta candita e uvette, invece delle decine di creme che nella tradizione, con il panettone non hanno mai avuto niente da spartire, Cascata di Limoncello, Splendore al Cioccolato fondente, Rivo di Coulis di Fragole e Lamponi, ma quando mai in un Panetùn de Milan? Aggiungo il super panettone speciale senza uvette né canditi, ma allora chiamalo con il suo nome: è un Pandoro!
Ma soprattutto la vera psicosi è causata dalla ricerca del regalo di Natale. Devo dire che quest’anno ho avuto modo di divertirmi mica male per le strade della ville lumiere e ho trovato delle cose da lasciare veramente senza parole che ci tengo a condividere con voi.
Bracciale Vintage Teschio. Sì, avete letto bene, si tratta di un delizioso nastro di stoffa cui viene attaccata una “tete de mort” come la chiamano qui, grande o piccola annuncia l’offerta, abbiamo anche la scelta (che cul...ops). Insomma un teschio, come descrive lapalissianamente il titolo. Costo del grazioso oggetto 45 euro versione mignon, quella grande costa 55 euro. No dico, ma stiamo scherzando? A parte il prezzo, che se riescono a venderne anche uno solo entro nel business e provo a mantenermi con quello, ma la domanda è: ma a chi diavolo posso regalare un bracciale con il teschio? Qualche suggerimento: alla suocera, al capo, al collega che odiamo, all’amica che ci ha rubato il fidanzato (auspicandole un attacco a sorpresa di cellulite o peggio un tripudio di brufoli). Si prevede per la primavera un ampliamento della collezione, saranno disponibili in diversi colori tibie, clavicole, peroni e metatarsi.
Soprammobile finto gelato. Foto rubata da Colette, dopodiché i miei amici ed io siamo stati
pesantemente caziati dal commesso che ci ha visto sghignazzare davanti all’assurdo oggetto con in mano il telefono intenti a rubare immagini come Corona con un politico. Insomma, onestamente io lo definisco un soprammobile perché altro non mi viene in mente, ma se avete suggerimenti, non esitate (forse stragalattica cavolata? iper genialata? straordinaria minkiata?). Costo del simpatico oggetto 84 euro. La domanda è? Quanti gelati veri, spantegati sul tavolo posso comprare per 84 euro? E in più se di arte si tratta con quello vero come dice la parola stessa, ostentiamo del realismo e magari prima di posarlo possiamo dare un paio di leccate. No?


Frutta gigante. Direi che si tratta di un’idea regalo davvero green in questo momento in cui l’ecologia è cosi importanti. Un paio di ciliege dimensione cane lupo. Una pesca 50cmx50 cm. Ma sai che marmellate vengono fuori? Scusate questa battuta è veramente orrenda. Comunque il prezzo di questi graziosi articoli e solo su domanda. La domanda è: MA CHI DIAVOLO SI VUOLE TENERE UNA BANANA GIGANTE IN SALOTTO? Se la risposta è: io ho detto no alle banane, passate all’articolo successivo.
Medusa in cris
tallo. In effetti, ora cominciamo con gli articoli davvero chic. La tua casa ha bisogno di luce? Il tuo salotto necessita di un tocco di originalità? La tua sala da pranzo ti ricorda il mare? Come hai potuto vivere fino ad oggi senza una medusa in cristallo di Boemia dimensione delle ciliege di cui sopra? Problemi nella casa di montagna? Disponibile anche la versione country con teschio di bufalo. Inutile ricordarvi che il teschio quest’inverno svetta nelle classifiche di vendita. Fa fine, va su tutto e non impegna. Gli animali non devono comunque essere nutriti, sono autosufficienti ed autopulenti. In omaggio con la medusa una confezione di Polaramin. Prezzo su richiesta. La richiesta è: se la comprate, evitate di invitarmi a casa vostra.

Borsa e portafoglio di Hermes AFDC (Alla Faccia Della Crisi). Quest’articolo in un momento economico come questo è davvero illuminante. Vi dico solo il prezzo: 101.800 euro la borsa e 11.200 euro il portafoglio; insomma un bel 113.000 cifra tonda, in concreto regalato, l’anima finance che mi contraddistingue, esulta gioiosa. Fonti ufficiali dichiarano che i brillanti che ricoprono la chiusura siano stati estratti dalle cave del Sudafrica a mano nuda da Carla Bruni e trasportati a piedi da Baldini in tappe successive da quarantadue chilometri l’una accompagnato da Sarkozy. I coccodrilli dai quali è stata tratta la pelle si sono nutriti a fois gras, champagne e caviale per cinque anni, hanno soggiornato in un villaggio cinque stelle almeno quattro volte all’anno e sono stati scuoiati con una coltello d’oro tempestato di pietre preziose del tesoro del sultano del Top Kapi che abbiamo già citato in precedenza. Pur costando come un modesto monolocale, non potrete abitarci, non ha ricevuto l’abitabilità dal comune, provate con il condono.
Bene, direi che di idee ve ne ho date un sacco, ora dovete solo scegliere.
Ultima notazione la farei al paquet cadeau. La confezione regalo. L’altro giorno compro un simpatico regaletto per mia mamma (so che state pensando ad uno squalo mignon di renna dati i precedenti, beh ci siete quasi) e la commessa si offre di incartarmelo. Accetto di buon grado perché, in effetti, qui in Francia hanno un concetto religioso del pacchetto regalo e normalmente creano tali opere d’arte che il tuo dono fa un figurone anche quando costa la metà di tutto quello che viene usato per imballarlo e renderlo sfolgorante. Peccato che la signora delle Galerie Lafayette, essendo l’inizio del mese di dicembre, non è ancora sufficientemente allenata alla velocità e si sente Warhol. In soli dodici minuti mi incarta una cosa di forma cubica 7X7X7 cm (scusate, ma non posso dare ulteriori dettagli perché mi mamma legge accidenti!!). Dopodiché decide che i pois neri, che sono da usare per la chiusura della carta rossa, stanno molto meglio se usati come fantasia coccinella, quindi mi riempie il modestissimo pacchettino di bolloni neri generando un effetto monile da morto.
Rassegnata, tento a casa di staccare i bolli, impossibile! Mi toccherà donarlo cosi, in versione Milan!
Insomma vi lascio con alcune domande amletiche per fare in modo che arrivate preparati al venticinque:
Ma la Pia, l’amica della Luisa, mi farà il regalo?
Ma chi diavolo mi ha regalato il cestino con i fiori di sapone? Se non te lo ricordi, non lo puoi riciclare, fai attenzione.
Quante volte ho regalato orecchini a Simona che non ha i buchi alle orecchie?
Perché a Verbania la messa di mezzanotte è alle 22.30 a San Vittore oppure alle 21.00 a Zoverallo?
Chi può dire alla nonna Pina che continua a regalarmi costumi che non so nuotare?

10 commenti:

  1. beh Nadia....consigli strepitosi.....mi mancava giusto qualche regaletto e le mie idee erano un po' in down.....ecco che mi spunti tu......GRAZIIIIIIIIIEEEEEEEEEEE.... so già a chi donare le cigliegie giganti!!!!!!!!!!!!.....well optare per la banana potrebbe risultare offensivo, o no???? Effettivamente dipende a chi è indirizzato il regalo...uhmmm fammici pensare un attimo...no, no meglio evitare!!!;-)))....e che dire poi del gelato...quello lo regalo a me stessa...dopo i quintali di carboidrati in Canada, dici che un finto gelato non mi possa donare le stesse sensazioni con un po' di immaginazione si intende??!!!Mah....quasi quasi ci provo e al diavolo fare economia!!!!;-)

    P.S. sempre stratosferica!!!!
    Baci
    Paola

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  2. Vi domanderete cosa farò per Natale. Vero che ve lo state domandando, VERO? Che non riuscite a concentrare la vostra attenzione su nessun altro problema, arrovellandovi su questa questione di basilare importanza per la sopravvivenza del Pianeta? Bene, solo per pura magnanimità cercherò di placare i vostri dubbi (Amleto, al vostro confronto, era un tipino pieno di certezze). Allora, nell’ordine: mi sveglierò con un mal di testa di quelli che ti fanno pensare per quale motivo non sei nata lombrico invece che donna (i lombrichi certamente non hanno il mal di testa). Poi guarderò fuori dalla finestra, nella speranza di cogliere tracce di neve. Che Natale è senza la neve? Al posto della neve, e al posto della mia macchina parcheggiata sotto casa, vedrò Babbo Natale per l’occasione prestatosi alla causa del carro-attrezzi che rimuove con l’aiuto di quattro renne palestrate la mia autovettura dal parcheggio in sosta vietata che avevo trovato ieri sera dopo l’ultimo shopping. MA DICO: CHE CAVOLO STAI FACENDO BABBO NATALE DEI MIEI STIVALI? Provo a urlargli dietro…Con l’unico risultato di aprire maldestramente i vetri della mia graziosa finestra che si affaccia sulla stradina sottostante, scaraventando giù l’unico vaso da fiori superstite con dentro quelle splendide rose regalatemi lo scorso anno da Lola (nome d’arte di ogni amica che si rispetti). E dove vanno a ruzzolare, a franare, a distruggersi le rose suddette con tanto di vaso? Sulla testa cappello-rosso-munita di Babbo Natale. Ma dico, ve lo immaginate Babbo Natale inferocito come una iena (anzi come una renna, per restare in tema…Si dirà “inrennito”?) che dalla strada comincia a lanciarmi improperi in svedese, invece di calare con grazia dal mio camino (che non posseggo) per riempirmi di doni inaspettati? (il primo e più gradito? Una crema anti-nefandezze che per la prima volta funzioni per davvero, a differenza dalle caz…ops fandonie scritte su ogni bugiardino bugiardo che si rispetti. Perché, diciamocelo, ve lo siete mai domandati per quale motivo il foglietto di istruzioni dei cosmetici si chiama bugiardino?). Ma sto divagando…concentrati suvvia! Eravamo a Babbo Natale che inveisce contro di me in un idioma scandinavo a me del tutto sconosciuto “Sjolgrem vaffanloo, kreitinettaj ke non sej alter!!!!” Non capisco proprio che cosa mai vorrà dire... Ma provo a profondermi (che parolone dotto, degno dell’omonimo Sette Nano) in scuse sfoderando il mio miglior inglese, perché di questi tempi anche Babbo Natale sarà globalizzato: “Sori fasar crismas, ai em veri sori…”. Ma lui continua con il suo furore vichingo incitando anche le renne, una delle quali (ne sono quasi certa) mi lancia un’occhiataccia e sibila “kreitinaj”. Non mi capacito più…animali parlanti, babbi natali cattivi…il sovvertimento delle certezze più radicate della cultura occidentale…Oppure sono entrata prepotentemente nell’ottavo e non ancora dato alle stampe episodio di Harry Potter? Ho alzato un po’ troppo il gomito arrivando alla spalla con quell’ottimo vinello di ieri sera? Mi stropiccio gli occhi, cerco di mettere a fuoco…e la risposta si materializza chiaramente sul video del mio televisore al plasma (Plasmon?) o ai cristalli solidi, non ricordo. Non era un sogno, non era un’allucinazione etilica: mi accorgo che sto semplicemente guardando l’ennesima pubblicità di Sky. Ma vaffan…..!!!!! Bé, Buon Natale!

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  3. Ciao anonimo o anonima!! Benvenuto/a!! Per fortuna che ici le pub du Sky non ci sono!! Pero' direi che se a Natale ti capita tutto cio una pagina speciale su sto blog non te la leva nessuno! Christmas special guest! Ahaha!
    Occhio con le renne che siamo in era ecologica.
    Buon Natale!

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  4. direi che stavolta hai superato te stessa!

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  5. Le ciliegie giganti sono troppo una figata, puoi chiedere il prezzo? Anzi facciamo così, paga tu puccettona che poi quando passi da Dubai te li rendo. f

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  6. Puccettona??? ora cerco di capire se mi devo offendere.... Paquet cadeau? Ovviamente! Altri frutti? Mica mi schiferai la medusa nevvero?

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  7. Buon Natale anche a te! Pur ammettendo che si tratta di un oggetto assurdo devo dire che il maxi lampadario-medusa (sarà pubblicità occulta all'omonima casa di produzione cinematografica?) fa una gran scena. Prezzo, se te lo ricordi?

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  8. No, ma posso sempre andare a verificarlo! Tra l'altro ci sono diverse taglie!! e anche diverse tipologie di medusa! ti faccio un servizio foto e te lo mando!!aahahah! che pirla....che sono.

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  9. Non ti disturbare per il prezzo. Diverse tipologie di medusa??? Pazzesco! Comunque l'articolo dovrebbe chiamarsi "lampadusa". Come sarà in francese? Lampaduse??

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  10. Lumièreluse?? Meduson?? ti giuro che meduson è vero...
    Va bene, allora marte carico in macchina ciliegie e meduse, non passero' mai la frontiera.

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