Essendo dovuta andare una seconda volta negli States in UK, dopo solo un paio di mesi, ho avuto modo di raccogliere ulteriori ed interessanti spunti di cui fare tesoro:
• Orologio d’oro al polso, se coperto di brillanti meglio, colpire e illuminare
• Bottiglia da mezzo litro della coca è da 592!! Meglio avere la scorta. Ovviamente non gassata, quella abbiamo visto che non esiste.
• Insonne mi alzo per andare in palestra alle 5 e mezza, uno zombie, confidando nella solitudine dell’orario: 6 persone che fanno esercizio… fanatici dello sport o vittime del fuso?
• Dopo avermi detto di avere un SAFE trip back che già porta male, mi chiedono tutti: hai avuto un buon volo all’andata? Quasi fosse un miracolo essere arrivati fino a qui… Dopo 18 ore di viaggio capisco in effetti.
• Temperatura misurata in gradi Fahrenheit, quando vedi 68 (corrisponde a 20 dei nostri) sul termostato, come fai a sapere se è freddo o caldo? Io alzo comunque senza sapere!!!
• Come passare dai gradi Fahrenheit a quelli celsius: prendere il FH, togliere 32, moltiplicare per 5, dividere per 9. Si eleva alla 12, radice cubica di 4 e chiusa parente (come diceva Totò). Ma fare una roba per cui non ti serva una laurea in matematica no?
Domande intelligenti fattemi dagli stranieri:
1. Quale è la vera pizza italiana? Quella di Pizza Hut no?
2. Ma a Roma fanno la pizza quadrata? Si certo, a Venezia quella triangolare, a Verona quella a cuore e a Pisa quella storta.
3. La nutella è australiana
5. La città del Vaticano esiste davvero? No, è come l’isola che non c’è, e il Papa è Peter Pan travestito.
6. Di fronte al parco dove abbiamo camminato: avete anche voi qualcosa di simile? No, certo, l’Italia è famosa per le sue distese di cemento e la Toscana è un’invenzione per turisti. Non esistono davvero i boschi da noi. Sono solo immagini.
Gli inglesi invece sono leggermente diversi:
• Quando ti incontrano per la prima volta, invece di chiederti, How are you going? Ti chiedono: “Good day”? Beh ecco, chiedimelo oggi che ci ho messo 8 ore per fare Milano – Londra, rischi proprio malissimo….
• Poi arrivo all’hotel, che dovrebbe avere il check-in telematico, cioè te lo fai da solo, cosa non si fa per risparmiare… ma trovo la concierge, che oltre a farmi le solite domande di rito mi chiede: Are you driving? Stai guidando? Eh? Boh! Ma che domanda è? Adesso non sto guidando, ma neanche dopo. Ma guido in Italia, interessa? No, non sono venuta a High Wycombe in macchina. Ma se vuoi sapere se mi serve un parcheggio, perché semplicemente non lo chiedi? Riboh, forse non ho capito la domanda…
• Numero di barboni presenti in High Wycombe? Circa 10/12 nel raggio di pochi metri. A Londra ce ne sono meno.
• Entro in un negozietto turco a comprare dei dolcetti buonissimi che conosco ma che sono gelatinosi e gli chiedo: can I take them on the plane? E lui: No, no, this are honey! Ecco a posto… sarà la mia pronuncia?
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