mercoledì 20 giugno 2012

MILLE SPLENDIDI SOLI di Kalheid Husseini

E’ da tempo che ho questo volumetto in libreria ho ne ho sempre ritardato la lettura perchè lo avevo comprato a Parigi ed è in francese. E’ splendido. Lo dicevano tutti e avevano ragione, forse ancora più bello del primo, Il cacciatore di aquiloni, ve lo ricordate? Questa volta le protaniste della storia sono due donne, costrette spose bambine di un uomo ripugnante, a vent’anni di distanza. In un primo momento le due donne sono in competizione per l’attenzione del marito, unica cosa rimasta a loro disposizione dopo la distruzione di tutti i sogni dell’infanzia. Il libro è molto duro e molto triste. La storia è raccontata percorrendo gli ultimi trent’anni di vita in Afganistan, con l’avvento dei russi prima e dei talebani dopo, con la speranza che aprissero nuovi orizzonti, e con la consapevolezza che invece sarebbe stato ancora peggio di prima. Proibizione assoluta di lavoro per le donne, di girare da sole e a viso scoperto, trucco vietato, musica bandita e molto altro e che fa rabbrividire. Ma quello che terrifica sul serio, è che non si tratta solo di un libro. Si tratta della realtà. Libro splendido, emozionante e profondo. Voto 9, peccato aver aspettato tanto a leggerlo.

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