E’ da tempo che ho questo volumetto in libreria ho ne ho sempre ritardato
la lettura perchè lo avevo comprato a Parigi ed è in francese. E’ splendido. Lo
dicevano tutti e avevano ragione, forse ancora più bello del primo, Il
cacciatore di aquiloni, ve lo ricordate? Questa volta le protaniste della
storia sono due donne, costrette spose bambine di un uomo ripugnante, a
vent’anni di distanza. In un primo momento le due donne sono in competizione
per l’attenzione del marito, unica cosa rimasta a loro disposizione dopo la
distruzione di tutti i sogni dell’infanzia. Il libro è molto duro e molto
triste. La storia è raccontata percorrendo gli ultimi trent’anni di vita in
Afganistan, con l’avvento dei russi prima e dei talebani dopo, con la speranza
che aprissero nuovi orizzonti, e con la consapevolezza che invece sarebbe stato
ancora peggio di prima. Proibizione assoluta di lavoro per le donne, di girare
da sole e a viso scoperto, trucco vietato, musica bandita e molto altro e che
fa rabbrividire. Ma quello che terrifica sul serio, è che non si tratta solo di
un libro. Si tratta della realtà. Libro splendido, emozionante e profondo. Voto
9, peccato aver aspettato tanto a leggerlo.
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