domenica 10 aprile 2011

AIACE FILOTTETE – Teatro Studio

La storia dei due eroi è bellissima, ma lo spettacolo non lo è stato altrettanto!

Aiace, eroe greco, valoroso e forte, alla morte di Achille avrebbe diritto a ricevere le sue armi grazie al suo valore, ma Odisseo se ne impossessa e lui impazzisce di dolore. In preda ad un incubo si alza e stermina un gregge di pecore convinto di uccidere i generali achei, al suo risveglio si accorge dell’errore e per il disonore si suicida trafiggendosi con la spada che Ettore gli ha donato alla fine di un combattimento.

Filottete, altro grande eroe greco, non giunse a Troia per il grande combattimento perché ferito ad un piede da un serpente nel corso di un sacrificio e su di lui grava una maledizione. La ferita diviene così infetta da emanare un odore insopportabile, così Ulisse lo abbandona su un’isola dove rimarrà per dieci anni. Salvato poi dall’indovino Eleno che svelerà che la città non cadrà mai se Filottete non sarà sul luogo a combattere con il suo arco magico. Insomma le due storie sono meravigliosamente drammatiche ma la recitazione non lo è stata. Interessante il pezzo di Filottete, ma il pezzo di Aiace inframmezzato da un viaggiatore sul treno che sbuccia una mela, onestamente non lo abbiamo capito… Voto 6. Appena sufficiente per averci fatto conoscere i due personaggi.

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