martedì 4 maggio 2010

Tributo alla Romagna

Si, si, va bene, ora mi direte che lo sapevate tutti che la Romagna è ospitale, che i romagnoli sono gentili e seduttori, che ne parlano i libri di geografia, che hanno fatto una puntata di Report intitolata “ Dove è finita la gentilezza: giù in Romagna, storia di un fenomeno di suggestione collettiva” e c’è anche uno speciale di Topolino.
Bene, ora che vivo qua, posso certificare con il sangue, anche se preferirei certificarlo con un po’ di brodo di gallina, magari con due cappelletti, che è davvero così. Vorrei quindi portare alcuni esempi a testimonianza delle mie dichiarazioni.

GIUSEPPE, IL PASTICCERE

Entro nel suo negozio un paio di volte a bere un caffè, look da Pantani, grembiule tatuato di crema pasticcera e parlantina da commentatore sportivo, mi accoglie con un sorriso radioso, siccome ricambio, dichiara che se avesse avuto una moglie come me non avrebbe divorziato: sua moglie era sempre incazzata e lui cerca una moglie sorridente come me e con gli occhi belli (!) mi domando se magari qualche buona ragione ce l’ha avuta la santa donna, moglie del tacchino, ma mi astengo dal manifestare il mio pensiero cinico e acido, come tecnica di abbordaggio in effetti, non è male, questo approccio ti aumenta l’autostima, sarà che sono uscita di casa due minuti prima e il trucco non ha ancora avuto il tempo di sciogliersi generando l’effetto panda. Rientro qualche giorno dopo, a comprare un vassoio di paste, è il giorno del mio compleanno. Mentre lo sta preparando mi chiama la mamma per farmi gli auguri e in un momento di assoluta incoscienza e ottimismo totalmente ingiustificato, dato il mio anno di nascita, mi dice: “Buon compleanno amore! Cosa farai di bello oggi per festeggiare?”. Bene, la mamma si è data alla canne… Mamma è venerdì! Vado a lavorare!! Mi stai fomentando a marinare il lavoro, mai termine fu più appropriato data la localizzazione geografica attuale…? Chiamo un collega e scappiamo in spiaggia a pescare le sogliole? Rapisco Sara e andiamo a far shopping al Paradiso delle reti da traino? Mezza giornata nelle saline di Cervia come le mondine a Novara? Si vede che non ha ancora preso il caffè, la perdono e appendo. Giuseppe che nel frattempo ha assistito alla telefonata, esce da dietro al bancone e si precipita ad abbracciarmi e baciarmi: un uomo, una piovra, infila nel vassoio una decina di crostatine alla marmellata di fragole, omaggio della casa per la festeggiata, e mi piazza in mano una frolla gigante tempestata di mandorle come i gioielli della corona di diamanti e mi accompagna alla porta. Una sede Weight Watchers in Romagna non otterrebbe mai la licenza dal comune, evidentemente FUORI LEGGE.


LUISA LA GIOIELLIERA

Porto un bracciale in gioielleria perché mi si è staccato un ciondolo. Centro di Cervia, negozio che definirei “ciccetti” con linguaggio milanese, io arrivo con una bicicletta rossa che fa molto tendenza, peccato che ci siano 9 ° C, ma per partito preso, visto che vivo nella regione del ciclo ho deciso che faccio tutti i miei spostamenti sulle due ruote, che mi da un tocco chic ecologico e una broncopolmonite certa, tra parentesi. Lascio il cimelio in riparazione. La settimana successiva Simonetta e Claudia vengono in pellegrinaggio a casa mia, Va dove ti porta lo strozzaprete, e mi accompagnano in gioielleria a ritirare il bracciale. Luisa arriva con il monile scintillante, le pago 15€ per la riparazione e ci chiede se vogliamo un caffè. Simonetta strabuzza gli occhi e in quanto dottore penso stia valutando che farmaco prendere per lo choc mentre Claudia alza la testa alla ricerca delle telecamera della Candid. Tre caffè per una spesa da 15€?? Incredulità e stupore, se compravamo un gioiello ci invitava a cena? Eh si! Questa è la Romagna! Gentili quasi come a Milano, dove la commessa più simpatica assomiglia a Nellie Oleson della Casa nella prateria o a Iriza di Candy Candy e quella più odiosa ti tratta come Crudelia Demon con i dalmata….

CHECCO, BAGNO 207

Nuovo pellegrinaggio a Cervia, questa volta Romina. Viene a lavorare qui, visto che tanto lei, nota free lance del mondo alimentare, può creare dove meglio preferisce e di sicuro la vista mare le aumenta l’ispirazione. Venerdì, mentre IO soffro in ufficio, mentre fuori ci sono 23° C, mentre le onde s’infrangono ritmicamente a riva, mentre IO cerco di quadrare un ipotetico magazzino, il magazzino non quadra mai, questo è un dogma, non c’è dubbio, ecco, LEI si infila al bagno 207, attirata da questo ragazzone gentile, anche lui look Pantani, alto due metri però. La raggiungo per il pranzo e socializziamo con Checco, cosi si chiama il gigante, devo capire se posso eleggere il bagno 207 mio bagno di fiducia, e per ora ci sono tutti presupposti. Il punteggio sale a dismisura quando dopo la piadina ci porta un caffè shakerato, che gli abbiamo chiesto, ma con una goccia di Bayles, cosi, per farci piacere! +100 punti. A fine giornata non vuole da Romina i soldi di ombrellone e lettino: “ Ma si dai, non è ancora stagione…”. Romina ci mette venti minuti a riprendersi dallo choc ed io per aiutarla la porto a mangiare in un posto chiamato: Il Lurido che dopo un pranzo da Topo, fa sollevare il quesito di come mai sia ancora mia amica. Ma in fin dei conti si sa che gestisco la scelta dei ristoranti con una certa padronanza ormai del luogo.
Il giorno successivo, sabato, sole da Caraibi, forse sono andata un po’ lunga vah, sole da Sicilia, si, si, ho capito, un po’meno… Sole da riviera Romagnola, ma sta bon! Alle 8.45, sveglie e arzille come mia nonna Margherita, siamo in spiaggia, al nostro ormai affezionato bagno 207, pronte per respirare “l’odio” come diceva sempre quella santa donna di mia nonna, che mangiava “sanguisc” a pranzo e che pagava il “tic” per i medicinali, grande saggia, mi scriveva biglietti di auguri magnifici.
All’inizio della spiaggia vediamo approntata una struttura tipo tenda persiana che deve fungere da paravento, deridiamo i pavidi che vi si nascondono dietro e ci avviamo verso i lettini in riva al mare. Dopo aver spalmato la crema ci guardiamo e ci rendiamo conto che un plaid non ci farebbe affatto schifo, perché tira un’aria... che pare di essere a Trieste. Partiamo per la CC, Camminata Confessionale, è durante il chilometro lanciato che di solito condividiamo aggiornamenti, gossip, curiosità, eventi e altre amenità, ad ascoltarci sembriamo una puntata di Verissimo, abbiamo anche l’ospite famoso e il servizio fotografico. Al rientro, ci raggiungono altri due amici e dopo un pranzetto al bar di Checco, passiamo il pomeriggio chiacchierando e sonnecchiando in spiaggia questa volta dietro al famigerato paravento: sappiamo quando è il caso di ammettere di avere torto. Conclusione? Non paghiamo né ombrellone né lettini neanche sabato, nessuno di noi quattro. La coppia di amici ancora giace in rianimazione, non ha retto allo choc, Romina è passata al comune a chiedere la residenza ed io distribuisco per strada biglietti da visita con scritto: CHECCO FOR PRESIDENT, CHECCO FOR SUMMER.

FRANCA, LA PARRUCCHIERA

Una donna un mito e una leggenda. Ottengo il suo numero dalla mia agente immobiliare, detto così sembro Ricucci, in realtà un’anima pia che mi ha aiutato a trovare una dignitosa dimora in questa ridente località turistica e che di fronte a certi appartamenti mi diceva: “No Nadia, guarda, questa qui è proprio orrenda!” Un’agente che si fa pubblicità negativa da sola, che mi fa vedere una casa e mi dice di non prenderla, questo è customer service. Coinvolgo nell’avventura anche Romina, come al solito, e nelle tre ore che passiamo fra le sue mani, e non in senso figurato, dopo aver capito che non sono una turista, ma quasi una concittadina, otteniamo più informazioni per la sopravvivenza che da una Lonely Planet! Indirizzo del miglior fruttivendolo, classifica del miglior macellaio del circondario, tessera sconto per il negozio tendenza dei costumi fatti su misura, pensa te che puoi comprare una 50 di slip e una 40 di reggiseno: praticamente un costume da pera. Tessera fiduciaria del bar di Milano Marittima per portare i colleghi a pranzo perché è di suo cugino e per finire invito al ristorante di suo cognato che sta proprio lì al porto canale di Cervia davanti al mercato del pesce. Insomma dopo ‘sta sessione di scambi e confidenze usciamo tempestate di boccoli che sembriamo due Charlies’ Angels e grazie a questo look da dive, veniamo abbordate al ristorante da due toscani, ma decidiamo di raggiungere altri due amici romagnoli che ci hanno invitato per primi…
Insomma, a partire da domani potete inviare la vostra richiesta di cambio residenza, per intanto: la Pensione da Nadia è aperta: LA STAGIONE E’ COMINCIATA!!!

7 commenti:

  1. Mi hai convinta!! ARRIVOOOOOOOOOOOOOOOO

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  2. Valeva la pena di aspettare un mese, è un vero piacere sentirti così felice. Tra poco anche la stagione se ne accorgerà, sono certo. Alberto.

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  3. A g iugno arrivo e mi porti dal Lurido!!!

    Davide!!!

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  4. E con sommo piacere che mi appresto alla frase fatta che più fatta di un eroinomane... "te l'avevo detto" (blam!)

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  5. .... e brava Nadia... prontissima con il costume, appena il tempo si riprende!!!
    ciao raffa

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  6. Mi prenoto per il primo week end di sole ...sempre che arrivi! ma questa volta gli amici romagnoli li fai conoscere anche a me!!!ciao, Simo

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